Il ministro della politiche del Mare, Nello Musumeci, lancia l’allarme: con la bella stagione aumenteranno i fenomeni di immigrazioni. Ecco quanti arrivi sono previsti nei prossimi mesi.
In 48 ore sono sbarcate già 5mila persone e con la bella stagione le operazioni di migrazione sono destinate ad aumentare. Dopo la tragedia al largo delle coste di Crotone, dove hanno perso la vita 78 persone, si torna a parlare di migrazione.
Il ministero delle politiche del Mare ha lanciato l’allarme, stando alle previsioni con la bella stagione gli arrivi potrebbero arrivare sfiorare numeri vertiginosi, numeri che il sistema italiano non avrebbe le forze di gestire. A dirlo è stato lo stesso Ministro Nello Musumeci, il quale invita l’Ue a farsi avanti.
O l’Europa si rende conto che siamo arrivati al punto zero, o saremo costretti a piangere ancora altri morti perché nei Paesi di partenza non si dice che fine fanno i loro connazionali. La gente è convinta che pagando i mafiosi e salendo sulle zattere potrà raggiungere l’Eldorado. E non è così
Al momento non si è a conoscenza di riposte da parte dell’Europa, ma ormai sembra che l’Italia sia completamente isolata su questo argomento, specialmente dopo lo strappo con la Francia. Ecco cosa sta accadendo nel Mediterraneo e quanti arrivi sono previsti nei prossimi mesi. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Migranti, è allarme: aumentano le migrazioni: ecco cosa sta accadendo
La strategia del governo Meloni per quanto riguarda il fenomeno delle migrazioni non sembra stia funzionando. Se l’Italia ha stretto nei mesi scorsi accordi con i Paesi d’origine o transito di migranti per diminuire il flusso migratorio, tutto ciò si sta rivelando vano, dato che si è registrato in realtà un aumento.
Basti pensare che la Guardia costiera di Tunisi ha affermato di aver sventato ben 25 operazioni di migrazione illegale negli ultimi due giorni e di 1.008 persone salvate in mare, di cui 954 provenienti da Paesi dell’Africa sub-sahariana. Ma non è finita qui, la lista dei numeri di salvataggi e di naufragi è molto più lunga.
Ieri - 11 marzo - la guardia costiera avrebbe infatti soccorso altri 326 migranti al largo delle sue acque territoriali, mentre in Italia sono stati oltre 1.200 i migranti soccorsi dalla Guardia costiera tra venerdì e sabato, nel mar Ionio. Le procedure di accoglienza e di identificazione sono state coordinate dalla prefettura di Siracusa. Altri soccorsi sono stati effettuati negli stessi giorni.
Nella notte tra venerdì e sabato, la Guardia costiera e Guardia di finanza hanno salvato i migranti a bordo di un peschereccio intercettato a sessanta miglia da Crotone: erano 487, ammassati e in pessime condizioni, dispersi in un mare forza 6. Le persone a bordo sono state trasferite nel centro di accoglienza di Isola di Capo Rizzuto.
E mentre all’alba di questa mattina l’Alarm Phone ha lanciato un nuovo allarme, segnalando un barcone proveniente dalla Libia con 47 persone e il centro di coordinamento dei soccorsi di Roma ha ordinato a un mercantile lì vicino di coordinarsi con la guardia costiera libica, è iniziata l’attività per decongestionare l’hotspot di Lampedusa, sovraffollato se non vicino al punto di collasso dopo gli sbarchi degli ultimi giorni.
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Migranti, è allarme in Italia: ecco quanti arrivi sono previsti nei prossimi mesi
L’allarme migranti lanciato dal ministro delle politiche del Mare, Nello Musumeci, non lascia margine di interpretazione: è necessario un intervento strutturato da parte dell’Ue, soprattutto in vista dell’estate, quando si prevede un’impennata delle migrazioni. Solo nelle ultime 48 ore sono approdate sulle coste italiane ben 5mila persone.
Le previsioni in vista della primavera e dell’estate sono drammatiche: il rischio è che con il bel tempo dalla Tunisia partano oltre 900mila migranti - con il picco in agosto. Un numero che sicuramente metterebbe sicuramente sotto sforzo il sistema d’accoglienza, che rischierebbe il collasso, specialmente l’hotspot di Lampedusa.
Sembrerebbe quindi che il “piano Africa” del Governo Meloni non stia funzionando come dovrebbe. Gli arrivi del 2023 sono a quota 18.800, un dato in crescita rispetto agli ultimi due anni, quando a parità di periodo sono stati accolti in Italia solo 6.000 persone sia nel 2021 e nel 2022.
Stando a quanto riportato anche da Il Messaggero, solo il 5-10% dei migranti sbarcati avrebbe diritto all’asilo in base al paese di partenza. I dati Frontex registrano poi l’aumento di flussi nel Mediterraneo centrale: si calcola un +116%. Le rotte principalmente da Libia e Tunisia continuano a essere le più navigate e la situazione è destinata a deteriorarsi a causa della crisi economica in Tunisia.
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