In tre giorni 2.700 migranti sono sbarcati a Lampedusa. La strategia del Governo Meloni sta funzionando oppure no
La strategia del Governo Meloni in materia di immigrazione non pare stia funzionando adeguatamente, nonostante sia stato uno dei cavalli di battaglia durante la campagna elettorale.
Eppure, come riporta Repubblica, sono oltre 60 i barchini arrivati sull’isola di Lampedusa dove l’hotspot è al collasso. Poi sono altre 2500 le persone bloccate dalla guardia costiera tunisina.
Sono già 10.000 gli sbarchi in Italia da inizio 2023, inoltre il Mediterraneo si trova di nuovo senza soccorsi con ben 4 navi Ong dirottate sui porti di Ancona, Ravenna e Civitavecchia. Proprio in questi giorni è arrivata al terminal del porto di Ravenna la nave Ocean Viking con 84 migranti a bordo, di cui 58 minori. Ad attendere i migranti.
Sono questi i numeri e i risultati del “piano Africa” del Governo Meloni, il quale consiste in investimenti e accordi di partnership nei paesi di origine e transito dei migranti in cambio di un impegno nel contrasto alle partenze e di maggiori rimpatri, la quale però al momento non sembra essere del tutto efficace. Per poter comprendere la situazione, ecco tutto quello che c’è da sapere sulla questione migranti.
Migranti, cosa sta accadendo sulle coste italiane?
L’hotspot di Lampedusa al collasso oltre ogni limite, senza contare che ci troviamo ancora in pieno inverno, con più di 3.000 persone costrette a dormire all’aperto e in campi, mentre sono in attesa che il Viminale provveda al loro trasferimento sulla terraferma.
Negli ultimi tre giorni l’isola ha registrato l’approdo di circa 60 barchini - grazie anche al bel tempo - con oltre 2.700 persone tutte partite dalle spiagge della Tunisia.
Eppure dal 18 gennaio, giorno della missione a Tunisi dei ministri dell’Interno Piantedosi e degli Esteri Tajani, solo dalla Tunisia sono arrivate 3.800 persone, praticamente un terzo del totale degli arrivi da inizio anno. Sono infatti circa 10.000 le persone approdate in Italia da gennaio 2023, più del doppio dello scorso anno e il quintuplo rispetto al 2021.
Ma non è finita qui. La guardia costiera dalla Tunisia ha comunicato al Governo di aver fermato circa altre cinquanta piccole imbarcazioni con altre 2.000 persone pronte a raggiungere la Sicilia. E con il bel tempo alle porte è ragionevole supporre che il numero di migranti sarà destinato ad aumentare.
In tutto questo il Mediterraneo si trova sguarnito di aiuti, essendo state dirottate immediatamente le quattro navi umanitarie che avevano ripreso le missioni, Geo Barents, Ocean Viking, Aita Mari e Life Support, con qualche centinaio di migranti a bordo, verso i porti di Ancona, Ravenna e Civitavecchia. Ciò vuol dire che le Ong rimarranno lontane dalla zona Sar per diversi giorni. Di fronte a una simile situazione il Viminale ha deciso di inviare una nave della Marina Militare per svuotare l’hotspot di Lampedusa.
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Migranti, la strategia del governo Meloni sta funzionando?
Al momento non sembra quindi che la strategia Meloni stia realmente funzionando. Il bilancio è alquanto disastroso. Uno smacco per un governo che ha fatto del contrasto all’immigrazione un cavallo di battaglia durante la campagna elettorale.
Esecutivo che è giunto ad approvare un decreto che limita i salvataggi in mare delle Ong e che anche il commissario per i diritti umani dell’Onu ha chiesto di ritirare immediatamente. Decreto che ha isolato l’Italia in fatto di immigrazione, specialmente dopo l’accaduto con l’Ocean Viking e il caso Francia.
Il modello del “piano Africa” che prevede investimenti e accordi con i Paesi d’origine e transito di migranti, non sembra quindi dare i frutti sperati, tanto più che la Meloni sperava che tale modello fosse adottato da tutta Europa. Sicuramente per risolvere la questione migranti la Meloni dovrebbe ricucire i rapporti con la Francia, ultimamente compromessi, soprattutto per evitare un vero e proprio isolamento.
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