L’annuncio del sindaco Beppe Sala: vietata la vendita di bevande d’asporto dalle 19
A Milano niente bevande da asporto dalle 19. Lo ha stabilito il sindaco Giuseppe Sala, al termine di un lungo vertice in prefettura.
In partenza dalle 19 di domani, il provvedimento mira a ridimensionare tutti gli elementi potenzialmente negativi in ottica contagi. Nello specifico, è stato lo stesso Sala a chiarire la necessità di “concentrarsi sui luoghi della movida”.
Una parola ricorrente nelle ultime settimane, a partire proprio da quel 4 maggio di parziali riaperture, quando i Navigli finirono sulle prime pagine di tutti i giornali per via di alcune foto che sembravano ritrarre assembramenti.
Al centro delle polemiche in quell’occasione, la risposta del sindaco di Milano anche stavolta ha seguito la stessa linea, ovvero quella di una piena disponibilità a inasprire le misure restrittive qualora le circostanze lo richiedano:
“Mi auguro che non ci sia bisogno di fare altro di restrittivo. Non mi va certamente di assumere nessun atteggiamento da sceriffo”,
ha precisato Sala.
A Milano niente bevande da asporto dalle 19
Nell’introdurre il divieto per la vendita di bevande d’asporto dalle 19, Sala ha spiegato che sarà comunque possibile restare seduti ai tavolini.
Ma né locali né altri piccoli negozi “di prossimità” saranno autorizzati alla vendita per asporto, a eccezione dei supermercati:
“La decisione non limita la possibilità di uscire e stare con gli altri, punta solo a limitare un po’ il rischio e osservare come procedono le cose”.
In più - ha proseguito il Sindaco - il questore si occuperà di coordinare l’intervento di quattro forze di polizia all’interno della città: Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili urbani.
Ad ognuna di queste forze di polizia sarà assegnata una specifica zona della movida, tra le quali i Navigli.
Non ha poi nascosto la “pressione enorme” in arrivo da una larga parte della città.
In molti - ha spiegato - si lamentano e segnalano attraverso foto tutte le situazioni potenzialmente a rischio:
“Dobbiamo cercare di bilanciare le cose, perché la pressione è molto forte e c’è una parte della città che denuncia e segnala comportamenti irresponsabili”.
Un’ultima parola - infine - per quel che riguarda i cosiddetti assistenti civici, in apparenza affatto benvoluti da Sala, che ha parlato di “figure inadatte a realtà così a rischio”.
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