In alcune parti dell’India il numero di decessi in questo tempo afflitto dal coronavirus sta addirittura calando. Come mai? Il mistero del numero di morti indiani durante la diffusione dell’epidemia svela alcune verità sul controverso Paese.
Dall’India arrivano storie alquanto curiose ai tempi del coronavirus. Mentre la pandemia nel popoloso Stato ha infettato oltre 23.500 persone e causato la morte di più di 720, l’imponente lockdown imposto dal Governo potrebbe aver avuto effetti positivi.
Non tanto in termini di riduzione dei contagi, quanto nell’ambito dei decessi. Se i Paesi colpiti dalla pandemia in tutto il mondo stanno affrontando una curva di morti nazionali in triste ascesa, alcune parti dello Stato indiano registrano addirittura un sorprendente calo di decessi.
Nonostante il coronavirus, le precarie condizioni igieniche, la povertà dilagante, il movimento di migranti, la riapertura di alcune attività dal 20 aprile. La COVID-19 qui è meno letale che altrove? Non è proprio così.
Reuters ha cercato di spiegare perché esiste un mistero sul numero di decessi in India ai tempi del coronavirus.
Mistero in India: meno morti durante il coronavirus
Alcune zone dell’India hanno registrato cali drastici nei tassi di mortalità dopo che il blocco a livello nazionale è stato imposto per combattere il coronavirus, suggerendo che non vi è stato un aumento dei decessi correlati al virus.
Il trend sarebbe in contrasto con il resto del mondo. In alcuni Paesi, infatti, i deceduti sono aumentati drasticamente nelle ultime settimane. Per esempio, i Paesi Bassi hanno registrato circa 2.000 morti in più del normale nella prima settimana di aprile, mentre nella capitale indonesiana di Jakarta il numero di funerali è aumentato drasticamente a marzo. Ma l’andamento è simile in altri Stati, sia in Europa che in Asia e nelle Americhe.
Alcuni numeri indiani, invece, mostrano un’altra storia. Il centro di Mumbai, che ospita circa 12 milioni di persone, ha registrato un declino di morti di circa il 21% a marzo rispetto allo stesso mese del 2019, secondo i dati comunali.
I decessi complessivi sono crollati del 67% ad Ahmedabad, la più grande città dello Stato di del Gujarat, dove ha residenza il Primo Ministro Narendra Modi. I dati di almeno altre due città, insieme ai resoconti di funzionari sanitari statali, mostrano un modello simile. Anche una mezza dozzina di imprese funebri e crematori hanno riportato un crollo degli affari, specialmente ad aprile.
Shruthi Reddy, amministratore delegato di Anthyesti Funeral Services, che opera nella città orientale di Calcutta, ha affermato che gestiva circa cinque funerali al giorno a gennaio ma ne ha avuti solo tre ogni 24 ore ad aprile.
“Se non stiamo assistendo a un aumento delle morti, il sospetto che possano esserci più decessi da COVID-19 in India non è vero”, ha dichiarato Giridhar Babu, professore di epidemiologia presso la Public Health Foundation of India.
Qual è la verità che si nasconde dietro questi numeri? Il coronavirus è davvero meno letale in India? La risposta non andrebbe proprio in questa direzione.
Perché ci sono meno decessi in India con la pandemia
Il mistero dei morti in calo India durante l’epidemia è presto svelato. Medici, funzionari e impiegati nel settore funebre sospettano che il tasso di mortalità più basso sia in gran parte attribuibile a un minor numero di incidenti stradali e ferroviari durante il lockdown.
Gli incidenti sulle strade caotiche dell’India hanno ucciso oltre 151.400 persone nel 2018, secondo i dati ufficiali, il numero assoluto più alto del mondo.
Il blocco, che dovrebbe concludersi il 3 maggio, ridurrà i decessi stradali di almeno il 15% quest’anno rispetto al 2018, secondo il Governo.
Non solo, con l’arresto dei treni passeggeri, anche le vittime nelle ferrovie, fin troppo comuni, sono drasticamente calate. Nella sola Mumbai, ad esempio, più di una mezza dozzina di persone in genere muore ogni giorno sulla rete ferroviaria.
Neeraj Kumar, responsabile di un crematorio nello stato dell’Uttar Pradesh, ha affermato che non sono state registrate nemmeno vittime di atti di crimine in questo tempo del coronavirus. Con il blocco arrivano soltanto decessi per cause naturali, con omicidi nettamente in calo.
Ora, secondo alcuni, i tassi più bassi potrebbero anche riflettere le difficoltà nel denunciare i decessi durante il lockdown. Inoltre Reuters ha affermato di non essere riuscito ad avere dati nazionali sul numero di morti.
I decessi per coronavirus in India, infatti, restano essi stessi un mistero. Non si hanno numeri del Bengala Occidentale, per esempio, dove alcuni medici hanno accusato il Governo di sottovalutare le morti per COVID-19.
Lo strano caso dell’India ai tempi del coronavirus, quindi, è poco rincuorante e lascia aloni di incertezza. Soprattutto sui reali numeri di deceduti per la COVID-19.
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