Mobilità 2017/2018: come prima preferenza è meglio l’ambito o l’istituto?

Simone Micocci

2 Marzo 2017 - 13:28

Mobilità 2017/2018: con quale ordine inserire le preferenze? Ecco alcuni esempi pratici per capire quale, tra ambito e scuola, è meglio inserire come prima preferenza.

Mobilità 2017/2018: come prima preferenza è meglio l’ambito o l’istituto?

Mobilità 2017/2018: quando si compila la domanda conviene dare più importanza all’ambito o all’istituto? Quando mancano pochi giorni alla data di inizio delle operazioni per la mobilità 2017/2018, molti docenti continuano ad avere dei dubbi sulle preferenze da inserire nella domanda.

Il dubbio più grande riguarda se inserire l’ambito o l’istituto nella prima preferenza. Questa scelta, infatti, potrebbe essere determinante ai fini dell’esito della domanda di trasferimento.

Prima di vedere a quale dei due dare la precedenza, facciamo un resoconto di quanto è stato stabilito nel nuovo contratto per la mobilità riguardo alle preferenze.

Mobilità 2017/2018: quali preferenze si possono inserire nella domanda

Il contratto sulla mobilità prevede che tutti i docenti che presenteranno domanda di trasferimento potranno indicare un massimo di 15 preferenze. Nel dettaglio, si potranno esprimere solo 5 preferenze per le scuole, mentre le altre 10 preferenze potranno riguardare ambiti o intere province.

Nel caso in cui la domanda avesse esito positivo per una delle province indicate, il docente assumerebbe la titolarità in un ambito della provincia secondo il criterio di prossimità previsto nell’elenco della stessa.

Vi ricordiamo che i trasferimenti provinciali precedono quelli interprovinciali ed è per questo che saranno soddisfatte prima le richieste all’interno della provincia e poi quelle da fuori. Questo vale anche nel caso in cui chi fa domanda per la stessa provincia ha un punteggio inferiore rispetto a chi fa domanda da fuori.

Il contratto prevede che nel caso in cui un docente nella stessa domanda indichi tra le preferenze sia scuole che ambiti, si terrà conto dell’ordine delle preferenze. A tal proposito è molto importante capire bene cosa conviene inserire nella prima preferenza, se una scuola o un ambito.

L’esempio che trovate di seguito dovrebbe aiutarvi a fare chiarezza su questo aspetto.

Mobilità 2017/2018: come prima preferenza è meglio l’ambito o l’istituto?

Consideriamo che due docenti abbiano fatto domanda di trasferimento per lo stesso ambito. Tuttavia, mentre il primo ha indicato come prima preferenza una scuola, il secondo si è limitato all’ambito. Come verrebbero assegnati i posti in questo caso? Ci sono diverse ipotesi da considerare:

  • tutti e due hanno diritto ad ottenere il trasferimento: se nell’ambito ci sono diversi posti disponibili per la mobilità entrambi i docenti ottengono il trasferimento. Il primo docente sarebbe assegnato alla scuola indicata come prima preferenza (sempre se c’è la disponibilità) mentre il secondo diventerebbe titolare di ambito ottenendo un incarico triennale in una scuola dello stesso;
  • solo il docente con il punteggio più alto ottiene il trasferimento: consideriamo invece che nell’ambito indicato da entrambi i docenti ci sia solamente un posto disponibile. In questo caso la precedenza spetta a quello che vanta il miglior punteggio. Quindi, anche se si trattasse del secondo docente, quello che ha inserito l’ambito come prima preferenza, sarebbe lui ad ottenere l’incarico triennale nella scuola indicata dal primo docente.

Quindi ha più valore il punteggio rispetto all’ordine di preferenza. Per questo motivo se non pensate di avere un punteggio molto alto vi consigliamo di preferire un ambito, così da avere più possibilità di ottenere il trasferimento. Chi invece ha un buon punteggio può anche indicare una scuola come prima preferenza con la speranza di riuscire ad ottenere il trasferimento richiesto.

Mobilità 2017/2018: conviene inserire una provincia?

Come abbiamo già accennato, tra le preferenze il docente può indicare anche una provincia. Quindi, se la domanda di trasferimento dell’insegnante non venisse accettata per le preferenze di scuola o di ambito espresse prima di quella sintetica della provincia, questo otterrebbe la titolarità su uno degli ambiti di provincia secondo quanto previsto dalla tabella di prossimità, ma solo se questo non è stato richiesto da un altro aspirante, anche se con punteggio più basso.

Facciamo un esempio: consideriamo che il docente A con 30 punti abbia indicato come prima preferenza l’ambito 1, dove c’è un solo posto libero, e che il docente B con 50 punti abbia indicato la preferenza sintetica di una provincia come quarta preferenza. In questo caso il docente B non potrà concorrere per l’ambito 1 della provincia indicata, poiché la titolarità dell’unico posto vacante spetta al docente A.

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# Scuola

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