Non sempre il 730 precompilato dall’Agenzia delle Entrate è corretto: vediamo i 5 errori che devono essere evitati nel fai da te per non rischiare pesanti sanzioni.
Se si decide di inviare il modello 730/2024 in autonomia ci sono 5 errori da evitare assolutamente. La stagione dichiarativa ha preso il via definitivamente il 20 maggio 2024, da quando, cioè, è possibile integrare, correggere e inviare il modello precompilato all’Agenzia delle Entrate. Ormai da oltre un mese i cittadini sono alle prese con documenti, scontrini, spese e conteggi per la compilazione della dichiarazione dei redditi che, con il modello 730, può essere presentata fino al 30 settembre 2024.
Se si sceglie di non rivolgersi a un Caf o a un professionista abilitato, però, bisogna arrivare alla compilazione del proprio modello non solo con le idee chiare, ma anche con un certo bagaglio di conoscenze che possono fare in modo di non cadere negli errori più comuni (che possono costare molto cari).
Occorre infatti massima attenzione nella compilazione del modello 730 perché eventuali errori fatti possono portare a delle conseguenze come multe e sanzioni, andando anche sul penale->/dichiarazione-redditi-fraudolenta-omessa-infedele-sanzioni-rischi].
Ma ecco quali sono nel modello 730/2024, i 5 errori da evitare assolutamente e come evitare di commetterli.
Modello 730 2024 (in sintesi)
Come anticipato, il 730 precompilato è stato reso disponibile per la consultazione ad opera di lavoratori dipendenti e pensionati da quasi due mesi. Entro quando inviare il 730? La scadenza è stata fissata alla data del 30 settembre.
Bisogna, però, fare attenzione perché la dichiarazione dei redditi precompilata, messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, può infatti contenere alcuni errori e/od omettere alcune informazioni.
Errori nel 730: cosa controllare
Ecco la buona notizia: grazie alla versione precompilata online del modello 730 bastano pochi click per corre correggere gli errori o integrare i dati.
Attenzione però: fare la dichiarazione dei redditi precompilata non è sempre così facile e spesso conviene affidarsi alla consulenza di un esperto in materia fiscale per evitare di commettere errori o di dimenticare di inserire spese detraibili.
Quando si sceglie il “fai-da-te” è bene controllare quali dati sono stati inseriti dall’Agenzia delle Entrate all’interno del modello 730/2024 precompilato. Redditi, familiari a carico e spese da scaricare sono alcune delle informazioni da controllare in maniera scrupolosa per evitare di incorrere in cattive sorprese. Consigliamo, inoltre, di verificare in maniera abbastanza scrupoloso anche il numero di giorni di lavoro/pensione presenti nel quadro C per non rischiare di perdere alcune importanti detrazioni.
5 errori sul 730 più comuni (e come evitarli)
Ecco 5 degli errori più comuni quando si fa il 730 e, soprattutto, quali sono gli accorgimenti necessari per evitare di sbagliare.
1) Buttare e perdere fatture e scontrini
Un impegno lungo, da rispettare tutto l’anno, quello di tenere in ordine e conservare scontrini e fatture necessari per le detrazioni fiscali. Eppure, conservarli, insieme a tutti i documenti necessari per beneficiare delle detrazioni fiscali, facilita di molto la verifica e la compilazione del modello 730.
Attenzione a conservare anche i documenti utili alla dichiarazione dei redditi degli anni passati, che potranno esser richiesti in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate e dovranno essere utilizzati per dimostrare l’effettiva spettanza delle agevolazioni fiscali richieste.
I documenti del modello 730/2024 dovranno esser conservati entro il 31 dicembre 2029.
2) Decidere di fare tutto da solo
Seguire le istruzioni per la compilazione del modello 730 nel 2024 redatte dall’Agenzia delle Entrate.
Si tratta di un manuale tecnico che utilizza un linguaggio tutt’altro che semplice da comprendere per chi, di Fisco, non è esperto. Nonostante l’Agenzia delle Entrate guidi il contribuente nella compilazione e nella modifica del modello 730 è senza ombra di dubbio vero che fare la dichiarazione dei redditi non è cosa da tutti.
Commercialisti e CAF sono una valida “alternativa” alla precompilata, soprattutto quando in ballo ci sono spese importanti da portare in detrazione.
Il consiglio è, in questi casi, di affidarsi alla consulenza fiscale e alla professionalità di esperti in materia. In questo caso sarà necessario preparare e consegnare tutti i [documenti necessari per la compilazione del modello 730/2024.
3) Fidarsi troppo del Fisco
Fisco amico, ma non troppo: se è vero che l’operazione precompilata viene pubblicizzata ogni anno come un successo dell’Amministrazione Finanziaria è bene sottolineare che spesso è la stessa Agenzia delle Entrate a commettere errori.
Gli errori nell’inserimento dei dati da parte del Fisco sono purtroppo possibili - negli anni scorsi genitori che si sono trovati improvvisamente senza figli, lavoratori che si sono trovati senza reddito e così via.
Uno degli errori più comuni a tema 730 è credere che l’Agenzia delle Entrate sappia realmente tutto di noi: così non è. Una volta effettuato l’accesso al proprio modello 730 precompilato bisognerà prestare particolare attenzione alla correttezza dei dati indicati: dall’anagrafica, fino ad arrivare alle spese detraibili.
Proprio su queste, inoltre, si consiglia di prestare particolare attenzione, partendo dalle spese mediche e fino ad arrivare agli interessi passivi del mutuo o alle spese di ristrutturazione effettuate in condominio.
Se si nota che non sono stati indicati alcuni degli oneri detraibili sostenuti nel 2023 è possibile apportare le necessarie modifiche.
Modificare il modello 730 precompilato comporta uno svantaggio rispetto ad accettarlo così com’è: si potrà esser soggetti a controlli preventivi da parte dell’Agenzia delle Entrate. Tuttavia, se l’alternativa è rinunciare a detrazioni o deduzioni spettanti di diritto che consentono di risparmiare sulle tasse da pagare, tanto vale correre il rischio di essere tra i contribuenti nel mirino del Fisco.
4) Pensare sia facile «correggere» il 730
Se una volta inviato il 730 ci si accorge di aver commesso degli errori è possibile correggerli. L’Agenzia delle Entrate, infatti, consente al contribuente di correggere autonomamente la propria dichiarazione dei redditi precompilata.
Hai sbagliato il 730? In caso di errori e omissioni nella dichiarazione inviata, dal 24 giugno in poi, il contribuente è costretto necessariamente richiedere assistenza fiscale a un CAF o al proprio commercialista. In questo caso sarà necessario inviare un 730 integrativo ovvero utilizzare il modello Redditi correttivo: cambiano scadenze e tipologia di situazione soggettiva da considerare.
5) Dimenticare le scadenze
Riagganciandosi al paragrafo precedente, partiamo considerando quali sono le scadenze da rispettare per chi deve correggere il modello 730/2024 già inviato:
- entro la scadenza del 25 ottobre 2024 è possibile inviare il 730 integrativo ma solo quando la correzione e integrazione della dichiarazione comporta un maggior credito, un minor debito ovvero un’imposta invariata;
- negli altri casi, ovvero se la correzione comporta una situazione di sfavore al contribuente bisognerà inviare il modello Redditi correttivo del 730 entro la scadenza del 15 ottobre 2024.
In ambedue i casi sarà obbligatorio passare per il tramite di un CAF o di un professionista.
Al netto dei due casi sopra elencati, uno degli errori più comuni è sicuramente quello di dimenticare la scadenza. Ricordiamo quindi di segnare in rosso sul calendario la data del30 settembre 2024: è l’ultimo giorno in cui sarà possibile inviare il 730.
In caso di dimenticanze si potrà inviare il modello Redditi, che scade il 15 ottobre 2024, senza l’applicazione di sanzioni. In caso di ritardo maggiore sarà possibile regolarizzare la propria posizione con l’invio tardivo della dichiarazione dei redditi (entro il 2029 per quella relativa al 2024) beneficiando della riduzione delle sanzioni con ravvedimento operoso.
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