Modello 730 integrativo 2024, scadenza e istruzioni

Patrizia Del Pidio

2 Ottobre 2024 - 08:13

Per chi ha commesso errori e omissioni nel 730 inviato all’Agenzia delle Entrate, c’è ancora tempo di provvedere grazie al modello 730 integrativo che va presentato entro il 25 ottobre.

Modello 730 integrativo 2024, scadenza e istruzioni

La stagione dichiarativa, per quel che riguarda il 730/2024 si è conclusa, ma per chi ha commesso errori e omissioni nella dichiarazione dei redditi già inviata è ancora possibile rimediare grazie al modello 730 integrativo.

Il 730/2024 poteva essere inviato entro il 30 settembre, ma può capitare a qualsiasi contribuente di rendersi conto di aver commesso un errore nella compilazione o di aver dimenticato di inserire dei dati importanti, anche se il termine per la trasmissione del modello è ormai passato.

Nonostante la scadenza del 30 settembre è ancora possibile intervenire sulla dichiarazione già inviata con il 730 integrativo tenendo presente, però, che può essere utilizzato solo qualora le modifiche vadano in favore del contribuente e portino a un maggior credito o a una minora imposta da versare. Nel caso, invece, le modifiche siano a sfavore del contribuente (minor credito o maggior imposta da versare) è necessario integrare il 730 inviando entro il 31 ottobre 2024 un modello Redditi Pf.

730 integrativo 2024

Il 730 integrativo, a differenza di quello ordinario, non può essere compilato e inviato autonomamente dal contribuente, ma ci si deve affidare obbligatoriamente all’ausilio di un professionista abilitato o di un Centro di Assistenza Fiscale (CAF).

La scadenza da tenere in considerazione per l’invio del 730 integrativo all’Agenzia delle Entrate è il prossimo 25 ottobre2024.

Il modello 730 integrativo va utilizzato in caso di errori oppure omissioni nella dichiarazione dei redditi. Come anticipato, tale modello va usato solo se le modifiche da effettuare comportano una situazione a favore del contribuente, quindi:

  • un maggiore credito Irpef;
  • un minor debito.

Modello 730 integrativo: istruzioni per correggere la dichiarazione dei redditi

Il modello 730 integrativo 2024 dovrà essere presentato entro la scadenza del 25 ottobre solo tramite un intermediario, quindi dal commercialista o tramite CAF.

Chi ha commesso errori nel modello 730 ordinario o precompilato dovrà, quindi, portare tutta la documentazione necessaria all’intermediario prescelto.

Come si compila il modello 730 integrativo? Il modello deve essere compilato in ogni sua parte e non contenere soltanto le modifiche da apportare: deve essere un nuovo modello 730 completo di tutte le sue parti, indicando nel frontespizio che si tratta di un modello integrativo e barrando il relativo codice:

  • codice 1 quando si apportano solo modifiche che comportino una minore imposta o un maggior credito (modifiche ai dati reddituali, alle detrazioni, al quadro familiari a carico ecc...);
  • nel caso invece di correzioni relative esclusivamente ai dati del sostituto d’imposta sarà necessario indicare il “codice 2” nella casella “730 integrativo” presente nel frontespizio (in questo caso la scadenza ultima per l’invio è fissata all’11 novembre 2024);
  • codice 3 nel caso che le modifiche riguardino sia il sostituto di imposta che altri dati (la scadenza di presentazione è entro il 25 ottobre).

Quando si utilizza il 730 integrativo 2024?

Le situazioni in cui il 730 integrativo può essere utilizzato sono molteplici. Vediamo nello specifico quando può essere inviato a integrazione di quello ordinario o del precompilato:

  • quando l’integrazione comportato un maggior credito, un minor debito o un’imposta invariata: quando, quindi, il contribuente non ha fornito tutti i dati relativi a detrazioni spettanti, ad esempio.;
  • quando l’integrazione riguarda esclusivamente i dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio forniti in modo inesatto. In questo caso il 730 integrativo deve contenere che stesse informazioni di quello ordinario a eccezione del quadro dedicato ai dati del sostituto di imposta;
  • quando l’integrazione riguarda sia i dati del sostituto di imposta che altri dati che portano ad aver diritto a maggior credito o minor debito.

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