La FDA, constatati i dati sull’efficacia del vaccino Moderna, potrebbe dare l’autorizzazione all’uso d’emergenza già entro venerdì prossimo
Entro la settimana potrebbe arrivare il via libera della FDA a un secondo vaccino anti Covid-19. Il documento diffuso in queste ore sul prodotto di Moderna dall’agenzia statunitense fa supporre che l’autorizzazione potrebbe arrivare molto presto. Nel report è presente anche l’intera lista degli effetti collaterali.
Vaccino Moderna, perché potrebbe velocizzare la fine della pandemia
Il vaccino anti-coronavirus realizzato da Moderna ha una grande efficacia. Lo conferma la Food & Drug Administration che nei giorni passati ha già dato l’ok al candidato Pfizer.
La revisione dell’agenzia statunitense ha confermato l’autovalutazione iniziale di Moderna, secondo cui il vaccino ha un tasso di efficacia del 94,1%, dato che è emerso a seguito di test su 30.000 persone.
L’efficacia del vaccino Moderna, tuttavia, non si ferma qui: secondo la FDA, già dalla prima iniezione il vaccino sarebbe in grado di ridurre le infezioni che non causano sintomi. La rapida somministrazione del vaccino sarebbe quindi già importante per ridurre gli asintomatici e, quindi per rallentare la trasmissione.
Un vaccino che previene i contagi asintomatici e rallenta la trasmissione virale potrebbe velocizzare la fine della pandemia. Questo, ovviamente, a patto che abbastanza persone vengano vaccinate.
Ulteriori approfondimenti su questo tema sono tuttavia necessari, ha detto il professore di medicina preventiva alla Vanderbilt University William Schaffner al Wall Street Journal.
La lista degli effetti collaterali del vaccino Moderna
Gli effetti collaterali sono comuni e spiacevoli, soprattutto dopo la seconda iniezione, “ma niente di pericoloso”, ha detto l’agenzia. Nello specifico, la maggior parte dei partecipanti ha riscontrato uno o più di questi sintomi:
- dolore nel punto dell’iniezione
- febbre
- spossatezza
- mal di testa
- dolori muscolari
- dolori articolari
- brividi
La FDA intende autorizzare il candidato di Moderna già venerdì 18 dicembre, ha scritto il New York Times citando persone familiari con i fatti. L’agenzia infatti non ha riscontrato “specifiche preoccupazioni di sicurezza che precluderebbero l’autorizzazione all’uso d’emergenza”.
A quel punto, la diffusione delle dosi potrebbe iniziare già da lunedì prossimo.
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