L’istruttoria sull’euro digitale, iniziata nella seconda metà del 2021, si concluderà questo mese di ottobre. Nell’indifferenza più totale dei media e della opinione pubblica.
I grandi progetti, quelli grandi davvero, che sono ideati per cambiare irrevocabilmente le sorti del mondo, nascono nelle catacombe e vengono alla luce quando ormai tutto è compiuto, e non resta che prenderne atto. Questo pare essere il caso dell’euro digitale.
L’istruttoria sull’euro digitale, iniziata nella seconda metà del 2021, si concluderà questo mese di ottobre. Nell’indifferenza più totale dei media e della opinione pubblica.
Infatti, mentre il tema dell’Identità Digitale in Italia è attualmente abbastanza conosciuto e molti sanno che questa è costituita da due strumenti (lo SPID e la Carta di Identità Elettronica, che permettono al cittadino di certificare la propria identità quando accede a servizi on-line della Pubblica Amministrazione e dei privati convenzionati, costituendo una comoda alternativa al recarsi di persona presso gli uffici pubblici) l’altro, il vero progetto, viene portato avanti nel quasi totale silenzio dei media. [...]
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