La Commissione europea ha avviato l’iter per valutare una possibile eliminazione delle monete da 1 e 2 centesimi.
Le monete da 1 e 2 centesimi potrebbero essere eliminate. La Commissione europea ha infatti dato inizio ad un nuovo processo che potrebbe durare ancora diversi mesi con cui intende porre fine alla circolazione delle monete di valuta minore.
Bruxelles ha quindi annunciato l’avvio di una consultazione pubblica periodica in contemporanea con una valutazione che intende indagare l’utilizzo delle monete da 1 e 2 centesimi che partirà da oggi e proseguirà almeno per le prossime 15 settimane.
Monete da 1 e 2 centesimi verso l’eliminazione
La Commissione europea intende dire addio alle monete da 1 e 2 centesimi. Da già tempo si vociferava su questa possibilità, ma adesso sembra che possa effettivamente diventare realtà. Attraverso una nota ufficiale è stato reso noto che la consultazione coinvolgerà anche altre istituzioni, autorità nazionali rilevanti, consumatori e società civile:
“Sulla base dei risultati della consultazione a fine 2021 la Commissione deciderà se sia giustificata l’introduzione di norme uniche sugli arrotondamenti nei pagamenti in contanti e, eventualmente, l’interruzione (discontinuation) delle monete da 1 e 2 centesimi. La Commissione valuterà attentamente l’impatto economico, ambientale e sociale dell’introduzione dell’arrotondamento dei prezzi”.
Secondo Altroconsumo nessun aumento dell’inflazione
Già diversi anni fa altre associazioni avevano proposto di interrompere la produzione delle monete da uno e da due centesimi, prima fra tutti Altroconsumo, l’associazione di difesa dei consumatori, la quale sosteneva che l’arrotondamento dei prezzi sarebbe dovuta avvenire per eccesso o per difetto ai 5 centesimi più vicina alla cifra, come già stanno facendo alcuni supermercati e grandi catene.
In poche parole le cifre 0,1 e 0,2 si sarebbero dovute arrotondare a 0, mentre quelle 0,3 e 0,4 a 5 centesimi. La stessa cosa sarebbe valsa per quelle superiori a 0,5 centesimi, ossia lo 0,6 e 0,7 si sarebbero dovute arrotondare a 0,5, mentre quelle a 0,8 e 0,9 si sarebbero arrotondate a 10 centesimi.
Attuando questo tipo di arrotondamento gli effetti delle riduzioni e degli aumenti di alcuni prezzi si sarebbero compensati, evitando un eventuale aumento dell’inflazione. I centesimi ancora in circolazione tuttavia continuerebbero a mantenere il loro attuale valore legale e quindi potrebbero essere continuati ad usare per il pagamento delle cifre arrotondate per eccesso o difetto ai 5 o 10 centesimi.
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