Monopattini elettrici, obblighi e novità del nuovo Codice della strada

Ilena D’Errico

24/06/2023

Ecco quali sono gli obblighi per i monopattini elettrici che dovrebbero essere inseriti nel nuovo Codice della strada e quali sono le novità principali riguardo stupefacenti, alcol e cellulari.

Monopattini elettrici, obblighi e novità del nuovo Codice della strada

È già diverso tempo che si pensa a un aggiornamento del Codice della strada, per aumentare la sicurezza pubblica e soprattutto regolamentare l’uso di mezzi di trasporto relativamente nuovi, in particolare i monopattini elettrici. Matteo Salvini ha più volte sollecitato una presa di posizione in merito, finché ora in qualità di ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture ha preparato un disegno di legge sul Codice della strada.

La proposta dovrà essere visionata martedì 27 giugno dal Consiglio dei ministri ed è perciò ancora in stato di bozza. È comunque probabile che buona parte delle limitazioni riguardanti il nuovo Codice della strada saranno effettivamente ufficializzate, soprattutto alla luce dei dati sugli incidenti stradali e delle tragedie più recenti.

Il nuovo Codice della strada del ddl di Salvini

Si va verso un Codice di sicurezza stradale molto più severo e intransigente rispetto a quello attuale. Le sanzioni sono inasprite per le violazioni più gravi e pericolose, introducendo anche la revoca a vita della patente. Non solo, ci sono parecchie novità anche per i monopattini elettrici, che finora non devono sottostare alla normativa stradale dei veicoli, pur circolando come tali. La bozza del ddl prende in considerazione anche la tutela dei ciclisti, così come l’uso degli autovelox, al fine di evitare utilizzi impropri.

Nel complesso, l’obbiettivo è ridurre gli incidenti e garantire ai cittadini una viabilità più sicura, anche attraverso forti deterrenti per i trasgressori delle norme. La politica scelta è quella della “tolleranza zero”, come hanno riportato le fonti del ministero delle Infrastrutture e come si evince dalla dichiarazione di Salvini all’Ance:

“Nel codice della strada abbiamo messo l’educazione stradale, la prevenzione, i controlli e poi sanzione pesante per chi sbaglia, arrivando alla revoca a vita per la patente per i recidivi, che uccidono, ormai capita troppo spesso, guidando drogati o ubriachi. Io mi fido però, però...”

Ecco perché il nuovo Codice della strada dovrà intervenire su tutti i comportamenti che in media causano la maggior parte degli incidenti. Dato che tutte le circostanze prese in esame sono già vietate dal Codice della strada, è facile capire la ratio che ha portato a un inasprimento delle sanzioni.

Obblighi e novità per i monopattini elettrici

Il ddl che mira a realizzare un nuovo Codice della strada dedica buona parte del contenuto alla disciplina dei monopattini elettrici, al fine di tutelare la sicurezza stradale dei loro conducenti, ma anche di limitare l’incidentalità che possono provocare. In particolare, ecco gli obblighi principali previsti:

  • L’obbligo di contrassegno identificativo, una sorta di mini targa, che sia adesivo, plastificato e non removibile.
  • L’assicurazione dei conducenti per la responsabilità civile verso terzi.
  • L’estensione dell’obbligo di indossare il casco anche ai conducenti maggiorenni.
  • Il divieto di circolazione contromano (anche per quanto riguarda le strade con doppio senso ciclabile, dove ora è permessa la circolazione dei monopattini contromano).
  • La circolazione ammessa solo su strade urbane.
  • Il limite di velocità pari a 50 km/h;
  • divieto di sosta sui marciapiedi.

In conseguenza alla limitazione della circolazione alle strade urbane, il ddl prevede anche di richiedere ai gestori dei servizi di monopattini in sharing di adattarsi alla misura, installando sistemi che impediscano l’uso del monopattino nelle aree vietate.

Le novità del Codice della strada, linea dura contro droghe, alcol e smartphone alla guida

Oltre alla questione dei monopattini elettrici, un altro punto chiave del ddl riguarda l’assunzione di sostanze stupefacenti e alcol alla guida. Le proposte, infatti, sono le seguenti:

  • Sospensione della patente per chi è sorpreso alla guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti;
  • divieto assoluto di bere alcolici prima della guida per i conducenti recidivi e obbligo dell’alcolock (un dispositivo che blocca l’accensione del veicolo in caso di positività all’alcol test);
  • fino al conseguimento di 3 anni di patente non sarà possibile guidare le auto con potenza specifica (riferita alla tara) superiore a 55 kW/t;
  • revoca definitiva della patente per le violazioni più gravi, come l’omicidio stradale e le recidive;
  • sospensione della patente per il conducente che utilizza il cellulare o guida contromano.

Oltre a questi limiti piuttosto chiari, il ddl dovrebbe anche chiarire alcuni aspetti fondamentali, come la regolamentazione delle Ztl, l’omologazione degli Autovelox (per evitare che siano utilizzati al solo scopo di aumentare le sanzioni) e la tutela dei ciclisti, soprattutto riguardo ai sorpassi.

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