Gianluca Vialli è morto dopo una lunga malattia a soli 58 anni: da tempo combatteva contro un tumore al pancreas, il calcio italiano che piange un altro campione dopo Mihajlovic.
Gianluca Vialli è morto al termine di una lunga malattia. Dopo che l’ex calciatore pochi giorni fa aveva sospeso il suo ruolo di capo delegazione della Nazionale, le sue condizioni di salute si erano aggravate a causa del tumore la pancreas che gli era stato diagnosticato nel 2017. Aveva 58 anni.
Dopo la morte di Sinisa Mihajlovic un altro lutto ha colpito il mondo del calcio nostrano, che subito si è stretto attorno alla famiglia e agli amici di Gianluca Vialli piangendone la sua scomparsa.
Vialli durante la sua carriera da calciatore era stato uno dei più forti attaccanti italiani a cavallo tra gli anni ‘80 e ‘90, tanto da aver realizzato quasi 300 gol in partite ufficiali; dopo gli inizi con la Cremonese, era esploso con la maglia della Sampdoria dove era stato uno dei protagonisti dello storico Scudetto dei blucerchiati.
Con i doriani aveva vinto anche una Coppa delle Coppe, poi bissata durante l’esperienza al Chelsea, mentre i maggiori successi erano arrivati durante la sua esperienza con la Juventus visto il successo nell’ultima Champions League vinta dai bianconeri.
Come allenatore era stato l’iniziatore del nuovo corso del Chelsea, mettendo in bacheca in totale cinque trofei tra cui anche la Coppa delle Coppe, mentre l’ultimo suo capolavoro era stata la trionfale esperienza con la Nazionale agli ultimi europei.
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