Svolta per MPS dopo la firma del contratto di garanzia con un pool di banche per la copertura dell’inoptato extra MEF, ma il titolo crolla. Ecco tutti i dettagli dell’operazione da 2,5 miliardi.
MPS ha approvato i termini dell’aumento di capitale da 2,5 miliardi di MPS, il settimo dal 2008, dopo aver superato il nodo delle garanzie dovuto al carattere fortemente diluitivo dell’operazione. Ora manca solo l’autorizzazione della Consob.
Il Monte dei Paschi di Siena capitalizza 256 milioni di euro dopo aver perso oltre l’80% da inizio anno. Nella seduta di oggi il titolo ha perso il 32% a Piazza Affari, scendendo fin a 17,36 euro per azione.
Vediamo di seguito tutti i dettagli dell’operazione
Le garanzie dell’aumento di capitale
In mattinata è arrivata la notizia della firma di un contratto di garanzie con un consorzio di banche che dovrà coprire i diritti inoptati fino a un massimo di 857 milioni di euro:
- 807 milioni saranno sottoscritti senza vincolo di solidarietà da BofA, Citigroup, Credit Suisse, Mediobanca, Banco Santander, Barclays, Société Générale e Stifel Europe Bank;
- 50 milioni verranno messi sul piatto da Algebris, in qualità di garante e sub-underwriter;
- 37 milioni da parte di terzi investitori.
Confermato l’impegno del MEF che aderirà all’operazione con un importo massimo di 1,606 miliardi (corrispondenti alla propria quota di partecipazione al capitale, pari al 64,23%).
I numeri dell’aumento di capitale
L’aumento di capitale della banca senese partirà lunedì 17 ottobre per concludersi il 3 novembre 2022. Le nuove azioni ordinarie, pari a 1.249.665.648, saranno offerte in opzione agli attuali azionisti di MPS a 2 euro ciascuna, con uno sconto del 7,79% rispetto al prezzo teorico dopo lo stacco del diritto di opzione (calcolato alla chiusura dell’11 ottobre). Il concambio è fortemente diluitivo e prevede un rapporto di 374 nuove azioni ogni 3 azioni MPS possedute.
Aumento di capitale con modello rolling
Dal 2016 gli aumenti di capitale iperdiluitivi effettuati su Borsa Italiana seguono il cosiddetto modello rolling, una modalità promossa dalla Consob per evitare che si verifichino anomalie di prezzo sui titoli.
Il modello rolling prevede l’introduzione di una finestra di consegna addizionale al termine di ciascuna giornata borsistica durante il periodo di offerta in aggiunta a quella prevista alla fine dell’operazione.
I diritti di opzione saranno negoziati in borsa fino al 25 ottobre e saranno esercitabili fino al 31 ottobre. I diritti inoptati verranno offerti su Euronext Milan l’1 e 2 novembre con esercizio entro il 3 novembre.
Altri sostenitori dell’aumento di capitale
MPS ha incassato la fiducia anche di altri sostenitori che hanno già aderito al rafforzamento: si tratta di Pimco, BlueBay Asset Management e Melqart, Hosking Partners e Denis Dumont, ex socio del Credito Valtellinese di cui Lovaglio è stato ceo. Nelle ultime ore si è aggiunta la francese Axa, che contribuirà all’operazione con una cifra fino a 200 milioni di euro.
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