Dalla casa del vicino proviene musica troppo alta? Ecco quali sono i limiti legali e come è possibile difendersi in queste situazioni.
Il vicino di casa tiene la musica troppo alta e disturba il sonno, spaventa gli animali domestici o rende impossibile lo svolgimento delle attività quotidiane. Qual è il limite entro cui un comportamento simile può essere sopportato? Ecco quali sono le previsioni della legge e come è possibile difendersi.
Quali sono i limiti della musica del vicino?
Per capire oltre quale soglia la musica del vicino non può essere sopportata e si può intervenire legalmente bisogna richiamare il concetto di normale tollerabilità. Si tratta di una convenzione giuridica, necessaria appunto a definire i limiti entro cui il rumore, ma anche le altre immissioni, possono essere sopportate.
Evidentemente, infatti, non si può semplicemente vietare a chi ha dei vicini di casa di limitare completamente le immissioni, ad esempio di non ascoltare la musica. Un provvedimento del genere, com’è intuibile, limiterebbe la libertà personale di tutti e impedirebbe di godere dell’abitazione e della sua funzione senza condizionamenti. Ecco perché si definisce la soglia di normale tollerabilità, indicando con questo termine una quantità di immissioni rilevante ma non abbastanza da poter giustificare una richiesta di cessazione.
Le libertà rispettive dei vicini di casa devono necessariamente coesistere in un rapporto equilibrato, per questo motivo è implicita una certa sopportazione reciproca, che si potrebbe definire come il semplice quieto vivere. Una forma di tolleranza che in effetti attiene a tutti i campi di una vita sociale ordinata e non è pertanto evitabile. In sostanza, si possono adire le vie legali soltanto quando la musica proveniente dall’abitazione del vicino è così alta da superare la soglia di normale tollerabilità.
Come si stabilisce la normale tollerabilità?
Per natura stessa del concetto di normale tollerabilità, è evidente che si tratta di una forma convenzionale, che non può prevedere parametri rigidi e generali. Allo stesso tempo, il livello di sopportazione personale di ogni individuo non può essere utilizzato come criterio, perché una scelta del genere sarebbe davvero discriminante e imporrebbe, per esempio, di sopportare di più ai soggetti più pazienti.
Come si individua quindi la normale tollerabilità? In linea di massima, questa soglia viene individuata dal giudice chiamato a occuparsi del caso specifico, ma non è determinabile in modo arbitrario. La valutazione deve infatti basarsi su elementi il più possibile oggettivi, oltre a tener conto in qualche modo del buon senso comune e delle abitudini più diffuse. I parametri principali che influiscono sulla soglia di normale tollerabilità, nello specifico in relazione alla musica ma in realtà applicabili anche in modo più generalizzato, sono pertanto:
- Intensità e durata della musica.
- Orario in cui il vicino ascolta la musica.
- Destinazione d’uso della proprietà del vicino e di quella del soggetto disturbato.
- Condizioni ambientali.
- Eventuali regolamenti e suddivisioni in zone acustiche determinati dal comune.
- Valutazione di tecnici competenti.
Soltanto la valutazione complessiva di tutti questi elementi permette di rintracciare la normale tollerabilità del caso, cioè la soglia di tolleranza che ci si aspetta dai quei determinati residenti. La musica alta di notte, ad esempio, è sicuramente più problematica rispetto a quella diurna. Allo stesso tempo, se l’ambiente è naturalmente e urbanisticamente molto rumoroso, anche la musica diventa meno percepibile e fastidiosa, e così via.
La valutazione è in ogni caso semplificata dalla presenza di ordinanze comunali, soprattutto se è prevista una divisione in zone, a ognuna delle quali assegnata una certa soglia di decibel. Per ovviare le opposizioni, il soggetto disturbato dalla musica del vicino può avvalorarsi di una misurazione tecnica certificata a mezzo di prova.
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Come difendersi se il vicino mette la musica troppo alta
Stabilito come viene stabilito il parametro entro il quale la musica è davvero troppo alta, come è possibile intervenire? Nella maggior parte dei casi la soluzione è rappresentata da una causa civile, che può essere richiesta con l’assistenza legale, tramite cui è possibile ottenere la cessazione dell’abitudine del vicino e un eventuale risarcimento per i danni patiti.
Quando la musica è un livello tale da disturbare non solo il vicino ma l’intero condominio e magari anche altre persone si potrebbe però configurare l’ipotesi di reato, in particolare il disturbo alla quiete pubblica. In questi casi è possibile chiamare le forze dell’ordine per un intervento immediato, che - in caso le circostanze lo consentano - sarà seguito da un procedimento penale, nel quale i vicini disturbati possono costituirsi parte civile per chiedere il risarcimento. Un’ulteriore possibilità è quella di contattare l’amministratore di condominio, che applicherà eventuali previsioni del regolamento condominiale in merito.
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