Cosa aspettarsi dai tassi di interesse sui mutui da oggi a fine 2023 (e oltre)? Ecco cosa cambia e di quanto aumenta la rata.
Mutui e tassi di interessi: quali novità sono in arrivo da oggi fino a fine 2023? È il caso di aspettarsi un nuovo aumento della rata del mutuo a tasso variabile o, finalmente, i tanto pesanti rialzi sono giunti al termine?
Come in molti sanno, i tassi di interesse sui mutui a tasso variabile di cittadini e imprese sono strettamente correlati al tasso di interesse principale fissato dalla Banca Centrale Europea. La BCE, in occasione della sua ultima riunione lo scorso 14 settembre, ha deciso di proseguire con un altro aumento, portando il tasso di riferimento dal 4,25% al 4,5%. Tale decisione aumenta ancora una volta il costo del denaro e, di conseguenza, gli interessi applicati sui mutui a tasso variabile.
+66% sulla rata dei mutui a tasso variabile
Alla luce di questo nuovo rialzo, secondo gli esperti di Facile.it e Mutui.it, da inizio 2022 a oggi la rata dei mutui a tasso variabile è salita in media del 66%, non prendendo in considerazione l’ammortamento della quota capitale, che varia di caso in caso.
Facciamo un esempio numerico per comprendere ancor più in profondità il prezzo che i cittadini stanno pagando sui propri mutui come conseguenza delle decisioni di politica monetaria della BCE che, ricordiamo, hanno l’obiettivo principale di rallentare l’inflazione, ovvero l’aumento dei prezzi, rendendo più caro il costo del denaro.
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Secondo una simulazione firmata Facile.it e Mutui.it, al momento della sottoscrizione (gennaio 2022) un mutuo a tasso variabile da 126.000 euro in 25 anni, con LTV 70% e un tan iniziale dello 0,67% (dato dalla somma dell’Euribor a 3 mesi, all’epoca negativo) e un +1,25%) prevedeva una rata di 456 euro al mese. Lo stesso mutuo - oggi, alla luce dell’ultimo aumento dei tassi di interesse BCE - comporta una rata di 760 euro, per un rialzo del 66% circa. In altre parole, secondo la simulazione, chi ha un mutuo con le suddette caratteristiche si ritrova a pagare 304 euro in più al mese. Una cifra che, ipotizzando che i tassi rimangano a questi livelli nei prossimi mesi, si traduce di una spesa di 3.648 euro in più all’anno. Ma, ricordiamo, risparmiare sulla rata del mutuo si può, soprattutto cercando tra i mutui online le offerte più convenienti tra quelle disponibili sul mercato.
Mutui, gli aumenti della rata sono finiti?
Poiché il tasso di interesse applicato sui mutui a tasso variabile dipende dall’Euribor - il tasso di riferimento per le transazioni finanziarie in euro tra le principali banche europee - per capire cosa aspettarsi da qui alla fine dell’anno occorre osservare le aspettative del mercato espresse, nello specifico, sui futures sugli Euribor. Lo strumento con scadenza ottobre 2023 quota poco sopra la sua controparte con scadenza a dicembre. Ne deriva che l’indice Euribor, da qui alla fine del 2023, secondo gli operatori di mercato dovrebbe diminuire leggermente.
Al contrario di quanto precedentemente atteso, infatti, poiché alla riunione di settembre la BCE ha aumentato i tassi di interesse a sorpresa, oggi il mercato non attende ulteriori ritocchi al rialzo entro la fine dell’anno e ritiene che, ormai, il picco sia ormai stato toccato.
Oggi l’Euribor 3 mesi è al 3,95%. Le previsioni puntano su un calo al 3,679% entro gennaio 2024, mentre a maggio prossimo dovrebbe muoversi al 3,475%. Tra un anno, al momento il mercato prevede che l’indice di riferimento scenderà al 2,803%.
Attenzione, però. In quanto previsioni, nulla è certo. Dovremo aspettare le prossime riunioni di politica monetaria della BCE per scoprire se, davvero, i rialzi dei tassi di interesse sono finiti. E quando, soprattutto, inizieranno i tagli.
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