Il mercato azionario sembra voler tentare un rimbalzo e il Nasdaq sembra pronto a farlo.
Il mercato americano, soprattutto il Nasdaq, rappresentante massimo del comparto Tech, ha subito gravi perdite nel corso delle scorse settimane. Probabile una fase di recupero.
Il caso Nasdaq, pregi e difetti
Abbiamo visto tutti come i mercati azionari abbiano affrontato una fase di ribasso molto forte a partire da novembre 2021. Quello del Nasdaq è un caso a parte visto che, oltre a essere uno dei mercati più “tradati” in assoluto, è uno dei mercati che ha perso di più. Dai massimi di novembre 2021 ai minimi di maggio 2022 abbiamo registrato un calo delle quotazioni di oltre il 30% registrando quindi una perdita nettamente maggiore rispetto al connazionale S&P500 e al cugino europeo DAX40.
A favore del Nasdaq dobbiamo però dire che dai minimi del Covid di marzo 2020 ai massimi di novembre 2021, il Nasdaq ha registrato una performance strabiliante di oltre il 150%, ben al di sopra del 120% di S&P500 e di circa il 100% di Dax. Quanto effettivamente possiamo dire che è uno degli indici più deboli come molti affermano? Viste le performance possiamo dire che, in realtà, il Nasdaq rimane uno degli indici più forti al momento.
Nasdaq, cosa è successo negli ultimi mesi e cosa potrebbe succedere
Il Nasdaq, come detto prima, rimane uno degli indici più forti nel lungo periodo, pertanto è normale pensare che, qualora ci fosse un recupero, le quotazioni potrebbero spingersi in alto con una certa forza. Questo non significa che Nasdaq è rialzista di lungo periodo, anzi, il mercato potrebbe affrontare un periodo di ribasso importante che potrebbe durare per tutto il biennio 2022-2023.
Ovviamente, nella situazione attuale, il recupero è molto probabile e potremmo vedere un rialzo, anche di una certa entità, prima di rivedere un ribasso di lungo periodo.
Cosa aspettarsi dal Nasdaq? La sintesi e la panoramica tecnica
A livello macroeconomico stiamo osservando una fase in cui le banche centrali stanno affrontando un aumento del costo del denaro. La Fed, la banca centrale americana, riferimento assoluto per i mercati azionari americani, sta aumentando il costo del denaro, motivo per cui è molto probabile vedere un ribasso prolungato nel lungo periodo.
In questo momento ci si può aspettare un recupero lento e volatile allo stesso tempo, il classico trend rialzista che mette in confusione e “paura” agli operatori. Quello che vediamo è un grafico mensile, ossia ogni candela è un mese di negoziazione.
Dal grafico possiamo vedere due zone verdi: la prima a sinistra è una fascia di prezzo di lungo periodo, molto scambiata, i cui estremi superiori sono stati negoziati per circa 8 mesi. Da questa zona il mercato ha fatto partire un forte trend rialzista che si è esaurito appunto sui massimi assoluti di novembre. Il caso vuole che i minimi registrati a maggio coincidono con questa zona, ossia la seconda zona verde nel grafico tra 11800-12500.
Quest’area potrebbe essere fondamentale per un recupero del Nasdaq di breve che potrebbe durare tutta l’estate. I primi target sono quelli che vengono passati dalla freccia del grafico, ossia area 13300 e poi 14200-.14300. Il recupero è possibile ma, attenzione, il trend principale di mercato rimane assolutamente ribassista, pertanto si sta ipotizzando un rimbalzo.
leggi anche
Euro in Ripresa? Manca ancora tempo
© RIPRODUZIONE RISERVATA