Come richiedere la Naspi insegnanti 2023? Alcuni docenti possono ottenere l’indennità di disoccupazione nel rispetto di determinati requisiti. Ecco quando fare domanda per non perdere il sussidio.
La Naspi insegnanti 2023 è l’indennità di disoccupazione cui possono accedere i docenti che si trovino in determinate condizioni.
La Naspi, infatti, possono richiederla gli insegnanti precari che abbiano un contratto di lavoro a tempo determinato inviando una richiesta all’Inps alla scadenza dello stesso.
Non basta, tuttavia, avere un contratto a tempo determinato da precari della scuola per avere la Naspi, perché sarà necessario rientrare in determinati requisiti utili sempre per ottenere l’indennità di disoccupazione.
Vediamo allora chi può presentare la domanda di Naspi insegnanti nel 2023 e come fare per non perdere l’indennità di disoccupazione.
Naspi insegnanti 2023: chi può richiederla
Possono richiedere la Naspi gli insegnanti che abbiano un contratto a tempo determinato al 30 giugno, al 31 agosto o anche un contratto di supplenza breve in scadenza in qualsiasi periodo dell’anno a patto di essere in possesso, come anticipato, di altri e ben specifici requisiti.
Molti docenti supplenti della scuola possono aver avuto un contratto di supplenza breve con proroghe successive fino al termine delle lezioni e per questi potrebbe essere previsto un contratto specifico successivo per gli scrutini e operazioni finali tra cui gli esami di Stato. Sarà al termine del contratto specifico per le operazioni alla fine dell’anno scolastico che questi insegnanti potranno richiedere l’indennità di disoccupazione.
La Naspi è una risorsa fondamentale per gli insegnanti precari che, fino al raggiungimento della tanto agognata cattedra di ruolo, si ritrovano a lavorare in modo intermittente con il rischio di restare per mesi senza stipendio. In generale possono richiedere la Naspi insegnanti i precari con contratto a tempo determinato e che abbiano almeno 13 settimane di contributi versati nei 4 anni precedenti la richiesta di disoccupazione. E più nel dettaglio oltre coloro ai quali scade il contratto a tempo determinato, la Naspi possono richiederla:
- coloro che vengono licenziati;
- coloro che presentano le dimissioni per giusta causa, tra cui le neo mamme che lo fanno entro l’anno di vita del bambino.
È bene ricordare che la Naspi insegnanti non ha la stessa durata per tutti, ma la disoccupazione spetterà per la metà delle settimane di contributi versati nei 4 anni precedenti. Nel calcolo della durata non vengono considerati, tuttavia, i periodi contributivi che hanno già dato eventualmente diritto alla disoccupazione.
Un insegnante che al termine di un contratto a tempo determinato nella scuola ha chiesto la Naspi e abbia usufruito di tutte le settimane a cui ha diritto, al termine del successivo contratto, qualora abbia maturato le 13 settimane di lavoro effettive, otterrà l’indennità maturata esclusivamente in questo ultimo periodo di servizio.
Naspi insegnanti 2023: quando e come richiederla
La Naspi insegnanti anche nel 2023 va richiesta entro i 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro, quindi della scadenza del contratto a tempo determinato (è importante fare attenzione qualora venga firmato un contratto specifico per gli scrutini di giugno e gli esami finali).
Per chi richiede la Naspi insegnanti entro gli 8 giorni a partire dalla cessazione del rapporto di lavoro, l’indennità di disoccupazione parte proprio dall’ottavo giorno dalla scadenza del contratto.
Gli insegnanti dovranno presentare la domanda di Naspi:
- in via telematica sul sito dell’Inps;
- chiamando il contact center (numero 803 164 gratuito da rete fissa, oppure 06 164 164 da rete mobile;
- tramite enti di patronato e intermediari dell’Istituto.
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