Secondo Zelensky la Nato dovrà entrare direttamente in guerra. Le condizioni perché questo accada potrebbero essere vicine. Ecco cosa ha detto il leader ucraino.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj ha intenzione di far entrare l’Ucraina nel sistema di difesa Nato e nell’Europa. In un’intervista a Nbc News ha raccontato che l’esperienza sul campo per la Federazione russa è ormai una lotta disperata. La controffensiva Ucraina sta procedendo, secondo le dichiarazioni dei leader ucraino, bene, ma la battaglia è dura. Se il Cremlino dovesse vincere cosa potrebbe accadere?
Per Zelens’kyj la domanda è quasi retorica, perché se dovesse vincere la Russia l’unica opzione possibile sarebbe l’intervento militare statunitense e in generale della Nato. Ormai è chiaro che se la Russia dovesse perdere contro la controffensiva Ucraina, la guerra potrebbe dirsi “chiusa”. Per costruire la pace ci vorrà più tempo di quello servito per combattere la guerra, si proseguirà a lungo con azioni di guerriglia ed è probabile che la sensazione di pace raggiunta non venga percepita presto, dicono gli esperti. Il rischio infatti è che la Russia, di fronte a una sconfitta, possa decidere di agire in maniera inaspettata.
Proprio perché la sconfitta non è un’alternativa per la Russia, la situazione in campo è molto difficile. Le forze della Federazione russa stanno ponendo una dura resistenza.
La guerra russo-ucraina può concludersi in un solo modo: rischio globale in caso di sconfitta dell’Ucraina
Nel corso del conflitto il presidente ucraino Zelens’kyj ci ha abituato all’idea che l’ipotesi della sconfitta dell’Ucraina rappresenterebbe una sconfitta per tutto l’Occidente, ma in particolar modo per gli Stati Uniti. Intervistato da una rete americana, il leader ucraino ha dichiarato che se l’Ucraina dovesse perdere il conflitto gli Stati Uniti potrebbero essere costretti a partecipare direttamente nella guerra. L’alternativa? “Il collasso della Nato” e la perdita di potere, di influenza e della posizione di dominio per gli Stati Uniti.
“Se l’Ucraina perderà, se la Russia dovesse occupare l’intera Ucraina poi proseguirà verso i Paesi baltici”, ha detto Zelens’kyj. Lo scenario proposto da leader ucraino è solo uno: una Russia aggressiva che non si ferma all’Ucraina e prosegue la guerra contro un paese della Nato.
A che punto è la controffensiva ucraina?
Arrivano notizie contraddittore dal fronte. Secondo alcuni resoconti l’esercito ucraino sta avanzando gradualmente, ma per altri la controffensiva è da dichiararsi un flop. È difficile infatti capire lo stato di avanzamento delle truppe ucraine, soprattutto di fronte alla forte resistenza delle forze russe in campo.
Raccontare le due versioni servono tanto all’Ucraina quanto alla Russia per convincere gli alleati o gli avversari a comportarsi in un certo modo. Non appare strano quindi un tentativo di silenziare gran parte dell’informazioni, tanto da chiedere ai giornali di evitare di diffondere informazioni che possano compromettere le operazioni militari.
Le analisti militari disegnano un quadro neutro, con punti del fronte a vantaggio ucraino e altri dove la resistenza russa sta bloccando l’avanzata della controffensiva. Anche Zelens’kyj ha ammesso la dura resistenza russa, tralasciando però la difficoltà delle proprie truppe.
La visione di Kiev è quella di rendersi parte della Nato e dell’Ue. “Stiamo già proteggendo l’Europa democratica e civile dalla barbara Russia”, ha detto il ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, in un’intervista a Voice of America. Quando e come l’Ucraina diventerà membro a pieno titolo dell’Alleanza spetta all’Occidente schierato nella Nato deciderlo.
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