La newco per la nazionalizzazione di Alitalia è sempre più vicina. Il ministro Stefano Patuanelli ha riferito alla Camera i primi dettagli.
La newco per la nazionalizzazione di Alitalia è alle porte.
Il ministro per lo Sviluppo economico Stefano Patuanelli, parlando in videoconferenza alla commissione Trasporti della Camera, ha dichiarato che potrebbe partire già all’inizio di giugno.
Quest’ultimo, ha spiegato che la nuova Alitalia sarà sicuramente in mano pubblica nella prima fase, mentre sarà valutato successivamente se ci saranno le condizioni per mantenere il controllo totale da parte dello Stato anche in futuro.
Nazionalizzazione Alitalia: a giugno la newco
È attesa per le prime settimane di giugno “con necessari passaggi” secondo Patuanelli, la newco per la nazionalizzazione di Alitalia, che servirà a risollevare le sorti del vettore colpito gravemente dal blocco dei viaggi, con un calo del fatturato dell’87,5%.
Di recente, era stata chiarita anche la posizione favorevole dell’UE nei confronti dell’operazione finanziaria.
Un chiaro segnale che i tagli fatti dal commissario straordinario Giuseppe Leogrande abbiano dato i loro frutti, ha spiegato il ministro, si evince dal fatto che:
“la dotazione economica da 400 milioni ottenuta da Alitalia prima del coronavirus, nonostante l’enorme perdita di questo mese e mezzo, sarà sufficiente per accompagnare fino a maggio l’amministrazione straordinaria”.
Quest’ultimo ha garantito la tutela dei livelli occupazionali, nonostante non si possa parlare di “esuberi zero” e ha aggiunto che affinché il danno non gravi ancora sull’amministrazione, dovrà essere colmato con le risorse che l’Europa metterà a disposizione dei singoli Stati.
Cruciale nella newco in questo senso sarà il ruolo dei sindacati, che probabilmente avranno una rappresentanza anche nel board.
Dopo la newco si ridurrà la flotta?
Il ministro dello sviluppo economico, infine, ha sottolineato l’inesattezza di alcune indiscrezioni relative ai programmi di nazionalizzazione di Alitalia. Sui giornali, infatti, si è parlato di una ripresa con il freno a mano, che dovrebbe vedere una flotta molto limitata numericamente dopo la newco.
Ma Patuanelli ha assicurato che il taglio non sarà drastico e che si ripartirà con 90 aerei operativi, contro i 113 di oggi, tra i quali una fetta dedicata al lungo raggio, da implementare fino al 30%.
Quest’ultimo, si è detto anche convito che la ripresa del mercato aereo possa rappresentare un momento di potenziale riacquisto di fasce di mercato e di in una condizione di parità rispetto ai competitor per Alitalia.
Infine, tutti i ministri competenti, la struttura della Newco e l’amministrazione straordinaria, dovranno ragionare in modo congiunto sul tema delle alleanze: sul piatto c’è la possibilità di mantenere quella con Skyteam oppure di passare in Star Alliance.
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