L’Ilva verso la nazionalizzazione? Occhi sulle dichiarazioni di Giuseppe Conte
L’Ilva verso la nazionalizzazione? Un’ipotesi non così improbabile viste le ultime dichiarazioni del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Il caos è esploso qualche giorno fa, quando ArcelorMittal ha comunicato la sua decisione di ritirarsi dalla partita e di recedere dal contratto d’affitto.
La reazione dell’esecutivo tricolore non si è fatta attendere e proprio Conte ha convocato a Palazzo Chigi sia alcuni dei suoi più illustri colleghi sia i vertici del colosso dell’acciaio, il quale però non è sembrato propenso a trovare l’intesa.
Nazionalizzazione Ilva è possibile?
Nella giornata di mercoledì il Governo ha offerto agli indiani un nuovo scudo penale, da far valere non soltanto a Taranto, ma su tutti i casi simili a questo. ArcelorMittal però ha continuato per la sua strada ribadendo l’intenzione di sfilarsi dall’Ilva.
Secondo i più scettici, il colosso ha chiesto sia un taglio della produzione che 5.000 esuberi con l’obiettivo di mettere i bastoni fra le ruote a qualsiasi tentativo di riavvicinamento.
Le condizioni infatti sono risultate inaccettabili per l’esecutivo che ha dato 48 ore di tempo agli indiani per tornare indietro e ripensarci.
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Molto probabilmente però ArcelorMittal si sfilerà, cosa che renderà la situazione ancora più drammatica. Ad oggi, infatti, neanche l’idea di una possibile cordata estera pronta a farsi carico dell’acciaieria sembra essere più così plausibile.
Da qui l’ipotesi di nazionalizzazione dell’Ilva, o magari quella di un iniziale commissariamento. L’obiettivo? Sempre lo stesso, salvarla a ogni costo.
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