Negozi e ristoranti chiusi venerdì 22 dicembre? Cosa sappiamo sullo sciopero di commercio e turismo

Luna Luciano

21 Dicembre 2023 - 13:07

Si fermano commercio, turismo e il mondo della ristorazione per lo sciopero di Natale indetto per il 22 dicembre. Negozi e ristoranti chiudono davvero? Ecco cosa sappiamo sullo sciopero.

Negozi e ristoranti chiusi venerdì 22 dicembre? Cosa sappiamo sullo sciopero di commercio e turismo

Si ferma tutto a tre giorni dal Natale. Sono oltre 5 milioni i lavoratori chiamati allo sciopero di venerdì 22 dicembre in negozi, ristoranti, alberghi, agenzie di viaggio e supermercati.

Il settore del turismo e del terziario si fermano per reclamare il rinnovo dei contratti scaduti da oltre 3 anni in una protesta proclamata da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.

Saranno migliaia se non milioni i lavoratori e lavoratici del settore che in treno, pullman o mezzi propri prenderanno parte alle manifestazioni, secondo i sindacati, che si aspettano un’alta adesione. Si prospetta, quindi, un venerdì nero per i regali di Natale, con possibili disagi in negozi, supermercati, ristoranti, nell’ultimo giorno lavorativo prima delle vacanze natalizie.

Di seguito tutto quello che si sa delle manifestazioni e dello sciopero del 22 dicembre

Sciopero 22 dicembre: chi sciopera e le ragioni della protesta

Venerdì 22 dicembre potrebbe essere un venerdì nero per gli acquisti ma non solo a causa dello sciopero di commercio, turismo e ristorazione per reclamare i 10 contratti nazionali non rinnovati del terziario, ossia quelli di:

  • servizi alle imprese;
  • servizi della distribuzione moderna organizzata;
  • servizi della distribuzione cooperativa;
  • alberghi;
  • esercizi pubblici;
  • ristorazione collettiva;
  • ristorazione commerciale;
  • autogrill e simili;
  • agenzie di viaggio;
  • aziende termali.

Settori diversi tra loro, per stipendi e diritti, ma accomunati dal mancato rinnovo di contratti nazionali, che presentano stipendi troppo bassi rispetto l’inflazione. Nel turismo , nelle mense e nelle terme - ad esempio - si annovera il precariato più diffuso, con la maggioranza di contratti stagionali e a termine, con contratti di lavoro che spesso non superano le 20 ore settimanali (su carta) e che a fatica raggiungono i 700 euro mensili lordi, come spiegato dai sindacati. È in questi settori, inoltre, che lavorano soprattutto le donne, che rappresentano il 70% della forza lavoro, con una presenza rilevante di part-time, per ragioni familiari e non solo.

Al cuore delle rivendicazioni dunque ci sono gli aumenti retributivi necessari a contrastare l’inflazione che ha falcidiato stipendi già bassi. I sindacati chiedono un aumento di 300 euro, collegato all’indice dei prezzi al consumo,

È fallito anche un tentativo in extremis di riavviare i negoziati del terziario. Confcommercio e Confesercenti avevano proposto una trattativa il 14 dicembre a condizione di portare avanti un confronto, ma i sindacati hanno chiesto la rimozione di alcune “pregiudiziali”, quali la “drastica riduzione di una pluralità di istituti contrattuali quali la 14esima mensilità, i permessi retribuiti e gli scatti di anzianità”. Inaccettabile per i lavoratori. Confcommercio e Confesercenti hanno smentito tali richieste, ribadendo la loro disponibilità al confronto e di essere disposti a “riconoscere incrementi salariali in linea con l’inflazione, ma a condizioni di piena sostenibilità per le imprese”.

Sciopero 22 dicembre: orari delle manifestazioni e possibili disagi

A scioperare dovrebbero essere oltre 5 milioni di lavoratori in tutta Italia, con possibili disagi a causa di negozi, alberghi, ristoranti chiusi, ma non solo. Uno sciopero di 24 ore - almeno stando a quando si desume dai comunicati - che ha dato appuntamento ai lavoratori nelle maggiori piazze italiane.

Sono previste manifestazioni interregionali a Milano, Roma, Napoli, Palermo e Cagliari, mentre la Toscana parteciperà alla manifestazione nella Capitale. Vediamo quindi dove si terranno le maggiori manifestazioni in Italia:

  • Roma. Nella Capitale confluiranno i delegati del centro Italia alle 9.30 il corteo si muoverà da Piazza Esquilino percorrendo via Cavour e via dei Fori Imperiali, fino a Piazza Santi Apostoli dove alle 11.30 è previsto il comizio conclusivo.
  • Milano. Nel capoluogo lombardo dovrebbero confluire i rappresentanti dalle regioni del Nord Italia, il raduno è previsto sempre alle 9.30 in piazza Castello; il corteo si muoverà da viale Gladio percorrendo viale Emilio Alemagna, viale Moliere, viale Milton e via Mario Pagano fino ad arrivare alle 11.30 in Piazza Sempione per il comizio conclusivo.
  • Napoli. Nel capoluogo partenopeo invece sono attesi i rappresentanti del Sud Italia. La procedura è sempre la stessa: il raduno sarà previsto alle 9.30 in piazza Mancini, e il corteo sfilerà da corso Umberto I, passando per via Cardinale Guglielmo, raggiungendo piazza Matteotti per il comizio conclusivo.

Si pronosticano numerosi disagi. Chi è in ritardo con gli ultimi regali di Natale è bene che si affretti e non si riduca al 22 dicembre per gli ultimi acquisti, perché potrebbe rimanere deluso. Ma come sempre tutto dipende da quanti lavoratori aderiranno alla protesta.

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