Nella Silicon Valley si vota coi soldi: sale Trump, scende Biden

Glauco Maggi

08/06/2024

La brutta e inattesa novità, per il partito di Biden, viene ora dalla California high tech.

Nella Silicon Valley si vota coi soldi: sale Trump, scende Biden

È primavera, e le urne sono ancora lontane. Ma la notizia arrivata dalla California ha dato un segnale forte di pericolo per Biden che è impossibile da ignorare . Ci sono diversi prominenti investitori della Silicon Valley che gli stanno voltando le spalle. Lo ha scritto il 23 maggio sul New York Times Erin Griffith, in una corrispondenza da San Francisco. Quindi, una fonte non certo pro GOP. “Marc Andreessen, Chamath Palihapitiya e molti altri venture capitalist del settore tecnologico stanno sempre più criticando il presidente Biden e rendendo di dominio pubblico la loro disaffezione in un anno elettorale”, recita l’articolo.

Si trattasse soltanto dell’aspetto, pur cruciale, dei finanziamenti alle due campagne, l’atteggiamento dei miliardari dell’innovazione passati dal tifo per Biden alla simpatia per Trump vorrebbe dire che si stanno preparando ad aiutare quest’ultimo a colmare lo svantaggio accumulato per mesi a causa delle spese per i suoi quattro processi, da New York alla Florida dalla Georgia a Washington. Gli investitori che si sono convertiti a destra sono molto influenti e si consideri che il settore delle startup, il cuore dell’attività di questi businessmen seriali, ha visto moltiplicare per otto il giro d’affari dal 2012 al 2022, raggiungendo un volume di 344 miliardi di dollari secondo le stime di PitchBook, ditta specializzata nel monitoraggio delle startup.

Non è poco, quindi, ma c’è ben altro. Ciò che emerge da questo terremoto, per ora alle prime scosse, è che si sta incrinando una componente che appariva solidissima all’interno della alleanza delle categorie sociali che avevano eletto Biden quattro anni fa. Sul piano sociale non è più da tempo un segreto lo smottamento molto forte, nelle fasce lavoratrici e nell’America dei non diplomati, della sinistra operaia verso la destra trumpiana. E a questo riallineamento di classe - le più umili pro Trump e le più colte e facoltose pro Biden - si accompagna la perdita di una forte se non totale egemonia che il partito democratico aveva accumulato negli ultimi decenni tra gli afro-americani e gli ispanici. I sondaggi del 2023 e del 2024 hanno ora mostrato un trend netto anti Biden, spinto dalle sue politiche a favore della apertura dei confini: gli appartenenti alle minoranze etniche che svolgono lavori medio-bassi, ma che sono diventati diligentemente cittadini in questi anni, hanno tutto da perdere dall’arrivo della crescente concorrenza illegale dei clandestini senza documenti. [...]

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