Nessuna indennità di missione in Italia: bisogna andare in guerra

Vittorio Proietti

29/03/2017

Le indennità di missione per i permessi non possono essere usufruiti in Italia, bisogna essere impegnati in operazioni di guerra. Ecco la novità per le Forze Armate.

Nessuna indennità di missione in Italia: bisogna andare in guerra

Nessuna indennità di missione spetta al militare che usufruisce dei permessi in Italia: il godimento della diaria può avvenire solo se il militare è realmente nel teatro delle missioni, bisogna essere realmente in guerra per avere diritto ai rimborsi.

Le Forze Armate impegnate nelle missioni dovranno considerare il nuovo parere del Consiglio di Stato sulle indennità di missione, poiché la normativa NATO sui riposi viene regolarmente elusa dallo Stato Italiano.

Il caso di un maresciallo dell’esercito è esemplare di come la PA recepisca in modo parziale la prassi internazionale, distinguendo tra legittimità del permesso e attribuzione dell’indennità, applicando molto spesso criteri del tutto arbitrari.

Dopo il problema sulle indennità di trasferimento, quindi, adesso è la volta di quelle di missione; vediamo cosa dice la legge e in cosa consistono le indennità di missione.

Indennità di missione: cos’è e a chi spetta?

L’indennità di missione consiste in un trattamento economico spettante alle Forze Armate impegnate nelle operazioni internazionali di difesa, oppure nei teatri di guerra. La diaria è corrisposta per ogni giorno di permanenza e ciò è valido anche per i giorni di permesso.

Il riposo nei teatri di guerra è un diritto legittimo di ogni militare e può essere fruito anche in patria, purché il comandante in capo della missione lo autorizzi. Questo è quanto stabilisce la normativa NATO sulle missioni internazionali.

Il trattamento economico, tuttavia, è scisso dalla fruizione del permesso e ciò sancito dal Decreto 451/2001, che affida ai soli militari in guerra il beneficio dell’indennità. Il permesso è retribuito secondo la diaria ordinaria, ma occorre restare nel teatro delle operazioni.

Nessuna indennità di missione in Italia: bisogna andare in guerra

Il decreto che regola le indennità di missione, infatti, impone che il militare possa beneficiare del trattamento economico della diaria esclusivamente restando nel teatro dell’operazione, altrimenti non ne avrà diritto.

Il caso specifico è di un militare italiano impegnato negli Emirati Arabi che, ottenuto un periodo di permesso in Italia, ha chiesto la restituzione dell’importo dell’indennità mai liquidato tramite un ricorso al Consiglio di Stato.

I periodi di riposo in patria sono concessi anche dalla legge italiana, ma ad essi non può corrispondere il trattamento di missione, perché non si è effettivamente impegnati in modo costante nelle operazioni.

A regolare il pagamento delle indennità è la legge italiana e non la normativa NATO, per cui il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso del militare: interrotta la permanenza nel teatro dell’operazione, la decadenza del diritto alla diaria viene di conseguenza.

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