Fuori dalla logica della piattaforma fin dalla nascita, potrebbero arrivare molto presto secondo diversi esperti. I dettagli
Presto anche Netflix inserirà pubblicità sulla sua piattaforma. Ne sono convinti gli stessi responsabili degli annunci di NBCUniversal e Hulu, che hanno parlato di una mossa inevitabile nel futuro della compagnia.
A partire dal 2013, anno d’esordio del servizio in streaming, Netflix ha sempre tenuto fuori dalle sue logiche gli annunci; eppure - argomentano Peter Naylor di Hulu e Linda Yaccarino di NBCUniversal - questa posizione non è destinata a proseguire.
Per loro infatti il sito ha già sperimentato alcune forme pubblicitarie, e potrebbe presto integrarle nel servizio e proporle agli abbonati, anche se in modi non tradizionali rispetto agli standard.
Netflix: arriva l’inserimento di annunci pubblicitari?
La società ha più volte sostenuto che non includerà nessun tipo di pubblicità al servizio, e al momento questa resta ancora la sua posizione ufficiale espressa sulla questione.
Ma la mossa è inevitabile secondo Naylor e Yaccarino, entrambi responsabili degli annunci rispettivamente per Hulu e NBCUniversal; l’aumento dei costi di programmazione e il potenziale di miliardi di dollari di entrate aggiuntive potrebbe essere troppo difficile da ignorare, persino per un colosso come Netflix - spiegano i due.
In particolare, la pubblicità potrebbe essere una forma di tutela per la compagnia visto l’estendersi sempre più massiccio dei contenuti: non tutti - spiegano - saranno un successo, e occorre guadagnare il massimo dove si può, per evitare di far ricadere questi costi sulle spalle degli abbonati:
“Quando ampli la tua programmazione, nessuno può garantirti che ogni contenuto si rivelerà un successo; di conseguenza, devi spendere di più, devi costruire il tuo marchio, devi aiutare il consumatore a scoprire qualcosa di te, e un lavoro simile farà crescere il prezzo dell’abbonamento. Sarebbe più logico per la compagnia evitare simili aumenti grazie alle inserzioni pubblicitarie”
, ha spiegato Linda Yaccarino, direttrice vendite pubblicitarie e partnership presso NBCUniversal, società madre della CNBC.
L’ipotesi è che la piattaforma possa copiare il modello di Spotify, e distinguere tra una versione gratuita - o perlomeno più economica - con annunci pubblicitari e un servizio in abbonamento senza annunci, che potrebbe anche comportare ulteriori vantaggi.
È anche possibile che incorpori gli annunci in modo non tradizionale. Proprio di recente è stato annunciato l’esperimento New Coke di Coca-Cola, contestualizzata all’interno della terza stagione di Stranger Things. Il futuro potrebbe quindi consistere proprio in questo: integrazione di pubblicità e fiction, dando vita a nuovi modelli mai visti prima, spiega Naylor.
Certo è che con quasi 150 milioni di abbonati e un numero che potrebbe superare i 300 milioni in 10 anni secondo alcuni analisti, Netflix ha un potenziale enorme in fatto di portata dei suoi annunci, e un’eventuale apertura permetterebbe ai marchi di raggiungere vaste aree della popolazione.
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