Novità in casa Brexit: ok alle elezioni anticipate anche da parte del partito laburista. Cosa sta succedendo?
Novità in casa Brexit: le elezioni anticipate ci saranno, stando a quanto emerso negli ultimi minuti.
Anche quella odierna si è rivelata una giornata ricca di colpi di scena, sia per Londra che per il Regno Unito.
Circa 24 ore fa, Bruxelles ha aperto le porte al rinvio della Brexit al prossimo 31 gennaio 2020, mentre Westminster ha chiuso alla richiesta di Johnson e ha bocciato l’ipotesi di elezioni anticipate. Poi però le cose sono cambiate ancora e nella tarda mattinata di oggi, martedì 29 ottobre, è arrivata la svolta.
Novità Brexit: ok a elezioni anticipate dai laburisti
Nel momento in cui è stato chiaro che il Regno Unito non sarebbe riuscito a rispettare il termine del 31 ottobre 2019, Johnson ha chiesto a gran voce la convocazione di elezioni anticipate.
Il suo obiettivo? Quello di uscire rafforzato dalla consultazione per racimolare finalmente tutti i voti necessari all’approvazione dell’accordo trovato con l’Unione europea.
Ieri però è arrivata la batosta dal Parlamento che, a causa dell’opposizione laburista, non è riuscito ad accogliere la sua richiesta. Neanche 24 ore dopo le cose sono cambiate ancora e l’opposizione di Jeremy Corbyn si è “affievolita”.
“Io ho costantemente detto che noi eravamo pronti alle elezioni a patto che una Brexit no-deal fosse fuori dal tavolo”,
ha dichiarato il leader aggiungendo:
“Ora noi abbiamo saputo dall’UE che l’estensione dell’articolo 50 è confermata fino al 31 gennaio 2020, per i prossimi tre mesi. E quindi la nostra condizione è soddisfatta”.
Corbyn si è detto pronto ad avviare la campagna elettorale più grande e massiccia mai vista prima, anche se momento in cui si scrive non sono trapelati indizi o dettagli aggiuntivi in merito alla data dell’ipotetica consultazione elettorale. L’intenzione potrebbe essere quella di procedere i primi di dicembre, entro e non oltre il 12.
Nonostante il caos sia ancora lampante, le ultime notizie sulla Brexit hanno parlato chiaro: le elezioni anticipate ci saranno.
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