È ufficiale: il governo di Teheran ha detto di essere in grado di arricchire l’uranio oltre il 20%. E lo farà se le potenze europee non intervengono presto con una mossa risolutiva
L’Iran ha la capacità di incrementare il suo arricchimento dell’uranio oltre il 20%. È quanto affermato dallo stesso governo di Teheran oggi, sabato 7 Settembre, in relazione alle sanzioni USA. Il Paese mediorientale ha anche aggiunto che al momento non ha piani immediati per avvicinarsi a quella soglia, almeno per il momento. L’Iran ha già violato l’accordo sul limite, conseguito nel 2015, dopo che le potenze europee hanno fallito nell’appianare le tensioni con gli Stati Uniti.
Iran, arricchimento uranio possibile oltre 20%
“Abbiamo cominciato a sollevare le limitazioni dal comparto di Ricerca e Sviluppo imposto dall’accordo. Includeremo lo sviluppo di centrifughe più rapide e avanzate”, ha detto il portavoce dell’agenzia nucleare iraniana Behrouz Kamalvandi in una conferenza stampa.
“I firmatari europei del patto dovrebbero sapere che non rimane molto tempo e, se c’è qualche azione da intraprendere, ciò dovrebbe essere fatto in fretta”, ha aggiunto. Le macchine che saranno sviluppate serviranno anche ad accumulare riserve, che erano state vietate dal patto. Quest’ultimo permetteva l’utilizzo di circa 6.000 centrifughe di prima generazione per l’arricchimento dell’uranio, contro le 19.000 precedenti al 2015. Era stato firmato da Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Cina Russia e Germania.
Escalation su nucleare per tensioni Iran-USA
L’accordo del 2015 era stato siglato per sciogliere il nodo sanzioni, ma l’anno scorso Donald Trump è uscito dal patto per imporre nuove sanzioni sul petrolio iraniano. Da allora, Teheran ha reagito superando gradualmente i limiti sul nucleare precedentemente accettati e ha cercato la collaborazione delle potenze europee, ma invano.
L’Iran ha detto che le misure sono reversibili, a patto che la controparte europea trovi un modo di proteggere le esportazioni di greggio dalle sanzioni di Washington. Un primo ultimatum era già stato mandato a inizio Luglio, dopo che il limite dell’arricchimento era stato portato al 5% dal 3,67% consentito dall’accordo. Quest’ultimo prevedeva che l’uranio fosse utilizzabile soltanto come combustibile per le centrali nucleari. A metà Agosto, il presidente USA aveva detto che l’Iran ora vuole un nuovo accordo sul nucleare.
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