Basato sulla tecnologia britannica, questa nuova arma laser può abbattere droni e missili in pochi secondi a costi ridotti.
La guerra in Ucraina prosegue. Anche se non è più al momento una priorità per i mezzi di informazione, sul territorio si continua a combattere. Una delle ultime armi usate dall’Ucraina per cercare di cambiare le sorti del conflitto è un sistema di armi laser, capace di distruggere droni e missili balistici in pochi secondi.
Questa tecnologia è stata sviluppata basandosi su quella britannica, con il Regno Unito che a quanto pare ha condiviso informazioni di carattere tecnico con l’Ucraina all’inizio di quest’anno.
Arma laser: cos’è e come funziona
L’arma si chiama Tryzub e il colonnello Vadym Sukharevskyi, responsabile dei sistemi d’arma senza pilota delle forze armate ucraine, ha ammesso che l’arma laser esiste davvero e funziona. Quest’arma è capace di abbattere mezzi nemici fino a due chilometri di distanza. Un drone può essere distrutto nel giro di 5 secondi aumentando la temperature dell’oggetto con la superficie metallica che arriva fino a 3.000 gradi. Una temperatura così elevata distrugge droni ma anche missili balistici in pochi secondi.
Il punto di forza di questa arma è anche il costo. Questo laser è stato brevettato dal Regno Unito con lo scopo di combattere gli aerei a basso costo poiché non è conveniente abbatterli con costosi missili antiaerei. Un singolo round del sistema d’arma laser costa solo circa dieci sterline.
Oltre Regno Unito e Ucraina, secondo il colonnello Sukharevskyi, solo altri 4 paesi dispongono di armi laser ad alta energia per difendersi dai nemici. A quanto pare questo sistema è già operativo in Ucraina e potrebbe portare effetti positivi sull’esito del conflitto.
Già lo scorso mese di aprile, l’allora ministro della Difesa britannico, Grant Shapps, aveva dichiarato che l’introduzione delle armi laser avrebbe potuto avere effetti significativi sulla guerra in Ucraina. Si dice che le forze armate britanniche stiano aiutando l’Ucraina a mettere in uso la tecnologia il prima possibile. Inoltre sono in atto numerosi sforzi per migliorare ancora di più la capacità di tale arma.
Le armi laser possono davvero diventare molto importanti per la difesa di una nazione. Sfruttando l’energia concentrata in un unico punto come può fare un laser, sono in grado di distruggere armi nemiche convenzionali come missili e moderni droni. Il tutto in modo semplice e a costi limitati, il che è molto importante per una nazione, visti i costi enormi della difesa che impattano sul bilancio di una potenza militare.
Via allo sviluppo dell’arma anche in Italia
E infatti anche l’Italia si prepara presto ad accogliere sistemi di armi laser in grado di abbattere i droni spia. Lo scorso 5 dicembre, il consorzio MBDA e Leonardo hanno firmato un accordo per sviluppare insieme unità d’arma a energia diretta destinate all’impiego navale.
Il progetto prevede lo sviluppo di due tipologie di Fire Unit: una versione «light», progettata da MBDA in Italia, ideale per l’integrazione su unità navali esistenti con requisiti energetici ridotti; e una versione «high-end», affidata a Leonardo, pensata per nuove unità navali con maggiore capacità energetica.
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