Nuova base Usa in Europa per controllare la guerra in Ucraina: ecco dove potrebbe sorgere

Luna Luciano

7 Ottobre 2022 - 20:52

Gli Stati Uniti starebbero progettando di installare una nuova base militare in Europa per monitorare la guerra in Ucraina. Ecco dove potrebbe sorgere e conseguenze.

Nuova base Usa in Europa per controllare la guerra in Ucraina: ecco dove potrebbe sorgere

Una nuova base militare degli Stati Uniti potrebbe presto sorgere in Europa. Lo scopo del nuovo comando, dove dovrebbero lavorare circa 300 militari, dovrebbe essere simile ad altre basi militari americane costruite sul suolo dell’Iraq e dell’Afghanistan.

È questo quanto è stato rivelato dal New York Times. Secondo la testata statunitense, il Pentagono sembrerebbe considerare un protrarsi della guerra in Ucraina e della minaccia russa.

Questo nuovo progetto dovrebbe centralizzare le operazioni di training, forniture militari e assistenza logistica alle truppe di Kiev contro Mosca. Date le continue minacce di Putin, questa nuova base sembrerebbe voler garantire e rafforzare la presenza militare americana nell’aerea europea.

Per tale motivo è opportuno approfondire la questione, scoprendo dove potrebbe sorgere la nuova base, perché e quali possono essere le conseguenze. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Nuova base Usa in Ue per la guerra in Ucraina: ecco dove e cosa farà

La nuova base militare americana potrebbe sorgere in Germania, come riportato dallo stesso New York Times. Se fino a oggi gran parte dell’assistenza militare Usa all’Ucraina è stata coordinata dal generale Christopher T. Donahu, che si è occupato della logistica per l’evacuazione delle truppe americane dall’Afghanistan, gli Usa potrebbero trovarsi presto senza un coordinatore: Donahu rientrerà presto nella base di Fort Bragg, nel North Carolina.

Per garantire una continuità delle operazioni americane, Christopher Cavoli, massima carica militare Usa in Europa, avrebbe previsto cosa fare e sottoposto il documento al Pentagono. Secondo il documento inviato da Cavoli a Washington, tutte le operazioni militari statunitensi in Ucraina dovranno essere gestite dal comando di Wiesbaden, in Germania, in questa città potrebbe sorgere la nuova base americana.

In questa sede oltre 300 unità di personale avranno il compito di:

  • gestire delle forniture militari;
  • l’addestramento delle truppe ucraine all’uso delle nuove armi fornite da Nato e Usa;
  • il lavoro di intelligence sul campo;
  • la gestione dei centri che in Ucraina e Polonia si occupano della manutenzione delle armi danneggiate sul campo di battaglia.

Il comando di Wiesbaden sarà alle dipendenze dirette proprio di Cavoli. E la struttura del nuovo comando è simile a quelle messe in piedi dall’esercito Usa in Iraq e Afghanistan. Inoltre, la base tedesca sarà probabilmente, come si legge sul Fatto Quotidiano, anche la base per l’Ukraine Defense Contact Group, “la coalizione di 40 Paesi che il Pentagono ha messo insieme per sostenere lo sforzo bellico ucraino” e per il gruppo dell’International Donor Coordination Center.

Nuova base Usa in Germania: perché e conseguenze

Dalla notizia di una nuova base americana in Germania, Wiesbaden, si possono trarre alcune conclusioni sull’andamento della guerra. Infatti, secondo molte testate giornalistiche, questa base sarebbe la prova che gli stessi Stati Uniti d’America ritengono che la guerra possa subire un’ escalation e che ciò richiederà un intervento di lungo periodo.

Il Pentagono starebbe infatti pensando alle forniture militari dei prossimi anni. Ad esempio, gli Himars, dei sistemi lanciarazzi inviati durante l’estate, sono protagonisti di un nuovo finanziamento (da 1,1 miliardi di dollari) da parte del Pentagono, ma queste armi potranno essere pronte non prima di qualche anno.

E se l’escalation non è certa, ma è di sicuro un pericolo, per gli Usa sembra invece essere una certezza il protrarsi della guerra. Per tale motivo la nuova base militare non solo vuole rafforzare la presenza nell’area europea, ma vuole assicurare la presenza americana in un’area tornata ad essere centrale per la politica estera statunitense.

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