Nuova IMU 2020, i chiarimenti del MEF

Rosaria Imparato

18/03/2020

Nuova IMU 2020, tanti i cambiamenti che la Legge di Bilancio 2020 ha introdotto: per questo motivo il Ministero dell’Economia ha pubblicato dei chiarimenti in merito alla tassa sulla casa nella circolare del 18 marzo 2020.

Nuova IMU 2020, i chiarimenti del MEF

Nuova IMU 2020, arrivano i chiarimenti da parte del MEF per quanto riguarda le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2020.

La manovra finanziaria 2020 ha infatti abolito la IUC, Imposta Unica sulla Casa, ad eccezione della TARI, e l’ha sostituita con una nuova imposta che unifica IMU e TASI.

L’obiettivo è quello di semplificare l’insieme delle tasse sulla casa, che fino allo scorso anno erano divise in due diversi tributi dalle regole pressoché identiche.

La nuova IMU 2020 mantiene l’esenzione già prevista per IMU e TASI per la prima casa, quella definita come abitazione principale. Non è più prevista, invece, l’esenzione per l’unità immobiliare disabitata di titolari di pensioni estera iscritti all’AIRE.

Vediamo quali sono i chiarimenti in merito alla nuova IMU 2020 che il MEF ha dato.

Nuova IMU 2020, i chiarimenti MEF sull’acconto

La nuova IMU 2020 è il risultato dell’abolizione della IUC e dell’unione delle due imposte sulla casa, a opera della Legge di Bilancio 2020.

I primi chiarimenti che il MEF espone tramite la circolare del 18 marzo 2020 riguardano l’acconto IMU in varie circostanze.

La prima presa in considerazione riguarda l’acconto in caso di cessione di un immobile nel corso del 2019.

La circolare richiama il comma 762 della Legge di Bilancio, per il quale:

“in sede di prima applicazione dell’imposta, la prima rata da corrispondere è pari alla metà di quanto versato a titolo di IMU e TASI per l’anno 2019”, per evitare la situazione per cui si versa l’acconto 2020 sebbene in tale anno non si manifesti il presupposto impositivo.”

Per cui, stabilisce la circolare, bisogna tenere conto della “condizione sussistente al momento del versamento”, ovvero l’assenza del presupposto impositivo.

Lo stesso discorso è valido anche per un immobile acquistato nel corso del primo semestre 2020.

Il criterio stabilito dal comma 762 ai fini dell’acconto 2020, infatti, comporta che il contribuente non versi nulla in occasione della prima rata, dal momento che nel 2019 l’IMU non è stata versata perché non sussisteva il presupposto impositivo.

Il contribuente in ogni caso dovrà verificare se il Comune di appartenenza abbia pubblicato sul sito www.finanze.gov.it le aliquote IMU applicabili nel 2020.

In caso positivo, il contribuente può determinare l’imposta applicando le nuove aliquote pubblicate.

Circolare MEF prot. n. 6867/2020 del 18 marzo 2020
Imposta municipale propria (IMU). Art. 1, commi da 738 a 782 della legge 27 dicembre 2019, n. 160 (legge di bilancio 2020). Chiarimenti.

Nuova IMU 2020, chiarimenti MEF: casa coniugale dopo la separazione

Un’altra circostanza presa in considerazione dal MEF riguarda l’IMU sulla casa coniugale assegnata al coniuge a seguito di provvedimento di separazione in assenza di figli.

In caso di separazione senza figli o con figli maggiorenni e autosufficienti, la
giurisprudenza ritiene che la casa coniugale non può essere assegnata ad uno dei due coniugi a titolo di contributo al mantenimento, in sostituzione dell’assegno di mantenimento, così come stabilito dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 6979 del 22 marzo 2007.

La circolare MEF in esame chiarisce che, anche se al comma 741 della Legge di Bilancio cambia la formulazione della norma, poiché si fa riferimento alla casa familiare e al genitore, e non alla casa coniugale e al coniuge, la disciplina rimane uguale.

Questo significa che continua a permanere l’esclusione dall’IMU della casa familiare assegnata con provvedimento del Giudice già assimilata all’abitazione principale nella previgente disciplina.

Dichiarazione IMU 2020, i chiarimenti del MEF sulla scadenza

L’ultimo punto affrontato dal Ministero dell’Economia riguarda l’obbligo di presentazione della dichiarazione IMU.

In merito a ciò, il comma 769 della Legge di Bilancio stabilisce che la dichiarazione venga presentata o trasmessa in modalità telematica:

entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui il possesso degli immobili ha avuto inizio o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell’imposta”.

Limitatamente, invece, ai casi in cui il possesso dell’immobile ha avuto inizio o sono intervenute variazioni nel corso del 2019, si ricorda che il termine per la presentazione della dichiarazione è fissato al 31 dicembre 2020.

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