Perché la rottamazione delle cartelle 2025 sarebbe un beneficio sia per il Fisco che per i contribuenti? Vediamo come dovrebbe essere la nuova sanatoria e a chi gioverebbe.
La nuova rottamazione quinquies per ora non è stata prevista, ma potrebbe arrivare nel 2025. Un nuova sanatoria sarebbe un bene non solo per i contribuenti che hanno debiti, ma anche per il Fisco e per le casse dello Stato e proprio in virtù della riforma della riscossione che entrerà in vigore a breve.
Con la sesta rata della rottamazione quater scaduta da pochi giorni (con i 5 giorni di tolleranza il termine ultimo di pagamento era fissato al 9 dicembre 2024) ci sono moltissimi contribuenti che attendono con ansia che sia varata una nuova sanatoria delle cartelle esattoriali. La quater, infatti, ha permesso di sanare i debiti fino a giugno 2022, e troppi cittadini da allora hanno accumulato nuovi debiti iscritti a ruolo.
Se da una parte il Fisco con le sanatorie di questo tipo deve rinunciare al gettito di sanzioni e interessi, dall’altro si assicurerebbe entrate maggiori, ed è proprio questo che ci fa pensare che una nuova rottamazione potrebbe essere molto probabile nel 2025.
La nuova rottamazione 2025
La nuova rottamazione nasce da un emendamento (bocciato) presentato dalla Lega alla Legge di Bilancio. Nonostante questo, però, la Lega ha annunciato che proporrà di nuovo la rottamazione a gennaio in una legge apposita.Una sanatoria che prenda in considerazione i debiti iscritti a ruolo tra il 1° luglio 2022 e il 31 dicembre 2023 (ovvero quelli fuori dalla rottamazione quater) e che consenta di pagare il capitale iniziale senza l’applicazione di sanzioni e interessi.
Fin qui sembra essere la solita rottamazione, come ce ne sono già state quattro edizioni. Questa nuova proposta, però, sembra superare tutti i punti critici delle sanatorie precedenti proponendo una dilazione in 10 anni e con cadenza mensile e una decadenza solo dopo che 8 rate non sono state pagate.
Nella prossima tabella riepiloghiamo i termini delle passate rottamazioni con la nuova:
Limite | Rottamazione quater | Rottamazione quinquies |
---|---|---|
numero di anni | 5 anni | 10 anni |
numero di rate | 18 rate | 120 rate |
cadenza rata | trimestrale | mensile |
decadenza | ritardo maggiore di 5 giorni nel pagamento di una rata | 8 rate non pagate |
La rottamazione quinquies andrebbe a superare tutti i problemi delle precedenti:
- le rate trimestrali di importo troppo alto sono sostituite da una rata mensile più abbordabile;
- la dilazione in 5 anni e in sole 18 rate, per forza di cose restituiva importi troppo alti da pagare a ogni scadenza, prevedendola in 10 anni e in 120 rate si permette di pagare piccoli importi alla portata di tutti;
- la decadenza alla prima difficoltà nel pagare ha fatto uscire moltissimi contribuenti dalla sanatoria, prevedendo di poter saltare delle rate si consente a tutti di mantenere il beneficio.
Una sanatoria di tal portata potrebbe sicuramente fare la differenza e permettere a chiunque di sanare la propria posizione con il Fisco e, al contempo, permetterebbe un gettito più alto non causando numerose decadenze.
Perché è quasi certo che la nuova rottamazione si farà?
Senza una rottamazione quinquies quali sono le alternative? Va ricordato che con la riforma della riscossione è stato introdotto dal prossimo anno il discarico automatico delle cartelle non riscosse in 5 anni e questo porterebbe il Fisco a dover fare una sorta di saldo e stralcio periodico. Una nuova rottamazione, invece, consentirebbe di recuperare almeno in parte i crediti vantanti e proprio per questo motivo appare sensato che una rottamazione quinquies debba esserci.
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