Alle porte della Russia, nel cuore dell’Europa, la Polonia sta investendo nell’esercito per presentarsi come nuova superpotenza militare, ma ha ancora molte sfide da affrontare: ecco quali.
Aumento della spesa militare e investimenti nell’esercito e negli armamenti: la Polonia sembra essere pronta a diventare una nuova superpotenza militare con il terzo esercito più grande della NATO.
Questo risultato non è certo inaspettato, ma è il frutto di una strategia ben precisa. A causa della sua vicinanza alla Russia e delle tensioni geopolitiche amplificate dalla guerra in Crimea del 2014 e dall’invasione russa dell’Ucraina nel 2022, la Polonia ha deciso di rafforzare significativamente le proprie forze armate.
Il Paese, infatti, confina con l’enclave russa di Kaliningrad, un’area fortemente militarizzata e possiede una lunga storia di conflitti con Mosca. Dall’invasione dell’Ucraina, dunque, la minaccia di un possibile attacco russo che mini la sovranità nazionale si è fatta pericolosamente concreta per il Paese. L’impegno militare polacco non è poi passato inosservato. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha recentemente elogiato la Polonia per il suo contributo alla sicurezza europea e ha invitato gli altri paesi membri della NATO a portare la spesa per la difesa al 5% del PIL.
Attualmente, la Polonia è già tra i maggiori investitori militari in Europa, superando di gran lunga l’obiettivo del 2% fissato dalla NATO. Tuttavia, per poter veramente affermarsi come una superpotenza militare, la Polonia deve affrontare diverse sfide. Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Polonia, un esercito in espansione: investimenti record
Negli ultimi anni, la Polonia ha raddoppiato la propria spesa militare, investendo risorse senza precedenti nel settore della difesa. Nel 2023, Varsavia ha stanziato 159 miliardi di zloty (circa 37 miliardi di euro), cifra che nel 2024 è salita a 187 miliardi di zloty (43,6 miliardi di euro). Questo ha reso la Polonia uno dei paesi europei con il più alto budget per la difesa in rapporto al PIL, arrivando a un impressionante 4,7%.
Anche il numero di soldati è in forte aumento. Se nel 2014 l’esercito polacco era solo il nono più grande della NATO, oggi conta più di 216.000 militari, diventando il terzo più numeroso dell’Alleanza dopo Stati Uniti e Turchia. Il governo precedente puntava a raggiungere i 300.000 soldati, ma l’attuale esecutivo guidato da Donald Tusk sta valutando l’effettiva sostenibilità di un esercito così numeroso, data la necessità di equipaggiarlo adeguatamente.
Polonia, superpotenza militare: quali armi ha?
Per trasformare il suo esercito in una forza moderna ed efficace, la Polonia ha investito ingenti somme nell’acquisto di armamenti avanzati, soprattutto dagli Stati Uniti e dalla Corea del Sud. Varsavia ha firmato numerosi contratti per migliorare la propria capacità offensiva e difensiva.
Tra le principali acquisizioni figurano 180 carri armati sudcoreani K2 e 366 carri armati americani Abrams, destinati a sostituire i vecchi modelli di fabbricazione sovietica e tedesca. Inoltre, la Polonia sta potenziando la propria artiglieria con 72 obici semoventi K9 coreani, destinati ad aumentare nei prossimi anni, e 170 obici semoventi Krab di produzione nazionale.
Sul fronte della difesa aerea, invece, Varsavia ha acquistato 20 sistemi missilistici americani Himars e 290 lanciarazzi multipli sudcoreani K239. Inoltre, sta modernizzando la sua aviazione con 32 caccia F-35A e velivoli da addestramento Kai sudcoreani, oltre a elicotteri d’attacco Apache e sistemi di difesa missilistica Patriot.
Anche la Marina polacca è in fase di ammodernamento con la costruzione di tre fregate basate sul progetto britannico Arrowhead 140, previste entro il 2031. Questi investimenti mirano quindi a rendere la Polonia una potenza militare completa, capace di operare su terra, mare e aria con una forza tecnologicamente avanzata, ma le sfide per poter realmente affermarsi come tale, sono numerose.
Polonia, superpotenza militare: le sfide da affrontare
Nonostante gli ingenti investimenti, la Polonia deve affrontare diverse sfide per affermarsi come una vera superpotenza militare. Uno dei problemi principali è la carenza di equipaggiamento personale per i soldati. Sebbene il paese stia acquistando nuove armi e veicoli, molti militari devono ancora fare i conti con attrezzature obsolete. Per risolvere questa criticità, è stata lanciata l’Operazione Szpej, che prevede la fornitura di nuove uniformi, giubbotti antiproiettile, caschi e armi leggere entro la fine del 2024.
Un’altra sfida riguarda la logistica e il coordinamento delle nuove unità. Gli esperti sottolineano che l’esercito polacco, pur essendo numericamente forte, deve migliorare i suoi sistemi di comando e controllo, oltre a garantire una formazione adeguata alle nuove reclute.
Infine, ci sono questioni finanziarie da considerare. Sebbene la Polonia abbia stanziato enormi risorse per la difesa, molti esperti dubitano che il paese possa mantenere a lungo termine un livello di spesa così elevato. Il rischio è che i fondi non siano sufficienti per sostenere la manutenzione e l’operatività dell’hardware militare acquistato. Nonostante queste difficoltà, la Polonia sta dimostrando una determinazione senza precedenti nel rafforzare il proprio apparato militare. Se riuscirà a superare questi ostacoli, potrebbe davvero diventare una delle superpotenze militari più influenti nel cuore dell’Europa.
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