Nuove bombe nucleari americane in Italia, perché nessuno ne parla?

Alessandro Cipolla

10 Marzo 2025 - 08:05

Ci sono conferme sull’arrivo in Italia delle nuove bombe nucleari americane B61-12 nelle basi di Ghedi e Aviano: la guerra non si ferma e nel silenzio aumenta l’arsenale atomico nel nostro Paese.

Nuove bombe nucleari americane in Italia, perché nessuno ne parla?

In Italia sono arrivate le nuove bombe nucleari americane. A confermarlo al Fatto Quotidiano è stato Hans Kristensen, membro della Federation of American Scientists che collabora con il Bulletin of the Atomic Scientists, la più autorevole rivista internazionale di controllo degli armamenti.

Si tratta delle bombe nucleari B61-12 inviate di recente dagli Usa a cinque paesi europei: Italia, Germania, Olanda, Belgio e Turchia. Il Belpaese, con Aviano e Ghedi, sarebbe l’unico a ospitare queste armi atomiche in due basi.

Le B61-12 sono bombe nucleari tattiche sviluppate dagli Stati Uniti. Si tratta di una versione modernizzata della bomba B61, una delle testate nucleari più longeve dell’arsenale americano, originariamente sviluppata negli anni ’60.

La potenza esplosiva di queste bombe può essere regolata a seconda della missione, con un range stimato tra 0,3 e 50 kilotoni: giusto per fare un esempio, l’atomica lanciata su Hiroshima era di 15 kilotoni.

A differenza delle versioni precedenti, la B61-12 è dotata di un sistema di guida con coda aerodinamica che le conferisce una maggiore precisione, oltre a essere stata progettata per essere sganciata da caccia e bombardieri come gli F-35, F-15, F-16 e il B-2 Spirit.

Con la guerra in Ucraina che ancora sembrerebbe essere lontana dalla sua conclusione - e con l’Europa che ha varato un piano da 800 miliardi per armarsi nel timore di un imminente conflitto con la Russia -, l’arrivo di queste nuove bombe nucleari in Italia è un dettaglio non di poco conto, ma dell’arsenale atomico presente nelle nostre due basi militari da sempre vige il massimo silenzio.

In Italia sono arrivate le nuove bombe nucleari americane

Le B61-12 sono parte del programma di condivisione nucleare della Nato e sono ospitate in diversi Paesi europei tra cui Italia - a Ghedi e Aviano -, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Turchia.

Le bombe nucleari americane presenti in Italia fanno parte del programma di condivisione nucleare della Nato (Nuclear Sharing); questo accordo prevede che alcuni Paesi dell’Alleanza, pur non possedendo ufficialmente armi nucleari, ospitino testate statunitensi sul proprio territorio e si addestrino al loro utilizzo in caso di conflitto.

Il motivo di fondo di questa presenza è da ricercare nella deterrenza nei confronti della Russia, ma in questo momento storico l’ospitare armi atomiche americane rende l’Italia un principale bersaglio di Mosca in caso di una apocalittica guerra nucleare.

Nel documento citato dal Fatto Quotidiano si stima che ad Aviano sia stoccato un numero di ordigni nucleari che va dalle 20 alle 30 unità, mentre a Ghedi dalle 10 alle 15 unità.

Queste bombe sono sotto controllo americano fino a quando non venga deciso, in caso di guerra, di trasferirle alle forze aeree del Paese ospitante, che però devono impiegarle solo con l’autorizzazione degli Stati Uniti.

Se da un lato Donald Trump sembrerebbe aver fretta di concludere la guerra in Ucraina, dall’altro in Europa tutti i sentori farebbero pensare a un’imminente escalation con l’Italia che ancora non ha deciso se stare con il presidente americano oppure se sposare la linea dei principali alleati europei.

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