Dopo l’attacco alla Asst. Fatebenefratelli-Sacco di Milano, anche il sito l’Ats di Varese si trova momentaneamente offline a causa di un attacco hacker. Il sistema è stato isolato dai tecnici
Il sito dell’Ats Insubria è fuori uso. Questa notte, pochi giorni dopo l’attacco hacker al portale del Fatebenefratelli-Sacco di Milano, anche il sito dell’ospedale di Varese è stato vittima di un attacco hacker.
Al momento i tecnici del dipartimento IT di Ats Insubria stanno intervenendo con le opportune verifiche tecniche per fare chiarezza sul tipo di attacco. Quello che si teme maggiormente è che si tratti di un attacco ransomware, che punta ossia a criptare e a rubare i dati presenti nei server aziendali. Al momento non risulta essere possibile accedere al sito, prenotare visite e servizi.
Questo evento va dunque ad aggiungersi a quello che si è verificato nella notte del primo maggio a Milano, in cui gli hacker hanno attaccato il Fatebenefratelli-Sacco, con l’obiettivo di criptare e sequestrare i dati.
Nel frattempo, sembra che nel caso di Milano la situazione si stia gradualmente risolvendo e le cose stiano tornando al loro posto, fortunatamente senza aver perso dati sensibili.
Su questo evento è tornata Letizia Moratti, assessore al welfare della regione Lombardia, la quale, durante l’inaugurazione del nuovo reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Paolo di Milano ha dichiarato all’ANSA: «siamo stati noi a chiudere i nostri sistemi per non dover sostenere un ricatto».
Sulla stessa posizione si è schierato il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana il quale ha dichiarato che, anche qualora dovesse presentarsi la necessità, la Regione non pagherà nessun tipo di riscatto.
Dopo l’attacco al Fatebenefratelli-Sacco di Milano dunque, un altro istituto nell’ambito della salute pubblica è in pericolo. Questo dimostra quanto sia fondamentale cercare di tutelarsi al meglio affidandosi a professionisti della sicurezza informatica, cercando di prevenire questi incidenti.
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