Bonus una tantum in arrivo sullo stipendio degli insegnanti e del personale Ata grazie all’ultimo accordo tra Mim e sindacati per il rinnovo del Ccnl Scuola. Chi lo prende e quanto spetta.
Nuovo bonus insegnanti in arrivo destinato a coloro che hanno il contratto a tempo indeterminato e ai precari, anche se non sarà per tutti.
Si tratta di un aumento dello stipendio di insegnanti e personale Ata una tantum introdotto grazie all’accordo raggiunto il 14 luglio presso l’Aran dal ministero dell’Istruzione e del merito e le Organizzazioni sindacali per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (Ccnl) Comparto Istruzione, Università e Ricerca 2019/21.
L’ipotesi di accordo di rinnovo contrattuale di luglio 2023 fa seguito all’intesa di novembre 2022 con cui si era già previsto un aumento dello stipendio degli insegnanti in parte già percepito a dicembre 2022 comprensivo di arretrati.
Il bonus una tantum per gli insegnanti viene introdotto con l’articolo 75 del nuovo Ccnl Istruzione e ricerca. Vediamo quanto spetta e a chi.
Nuovo bonus insegnanti anche per i precari: quanto spetta e a chi
Il nuovo bonus insegnanti, che porterà a un ulteriore aumento dello stipendio, sarà una tantum come stabilito dall’articolo 75 dell’ipotesi di contratto del Ccnl Istruzione e ricerca.
Agli insegnanti di ruolo, ai precari con supplenza annuale o fino al termine delle attività didattiche, ma anche al personale Ata spetta un bonus pari a:
- 63,84 euro per i docenti;
- 44,11 euro per il personale Ata.
Lo riceveranno gli insegnanti, e anche coloro che fanno parte del personale Ata, che hanno prestato servizio nella scuola nell’anno scolastico 2022/2023 e nel dettaglio:
- docenti e personale Ata con contratto di lavoro a tempo indeterminato;
- insegnanti e personale Ata con contratto di lavoro di durata annuale;
- docenti e personale Ata con contratto di lavoro fino al termine dell’attività didattica.
L’articolo 75 del Ccnl specifica che i precari con contratto a tempo determinato per ricevere il bonus insegnanti una tantum di nuovo inserimento devono aver stipulato il contratto entro il 31 dicembre 2022 e che il rapporto di lavoro non sia cessato anticipatamente.
In linea di massima sono esclusi dal bonus i precari che, non avendo ottenuto supplenze da Graduatorie provinciali entro la fine del 2022, hanno stipulato contratti a partire dal primo gennaio 2023.
Rientrano, quindi, tra gli esclusi anche coloro che da gennaio 2023 hanno lavorato, magari fino agli scrutini, chiamati in servizio da Graduatoria di istituto. La casistica nell’attribuzione delle supplenze è così vasta che molti sono gli insegnanti precari che potrebbero essere esclusi dalla percezione del nuovo bonus. Specifica sempre l’articolo 75 del Ccnl:
“Al personale con rapporto di lavoro a tempo parziale l’emolumento di cui al comma 1 è corrisposto in proporzione alla percentuale di part-time.”
Nuovo bonus insegnanti anche per i precari: quanto spetta e a chi
Non solo il nuovo bonus insegnanti, perché il Mim in un comunicato ricorda che si sono andati a concretizzare anche gli impegni presi a novembre 2022 con l’accordo politico in merito all’aumento degli stipendi nella scuola. Specifica il Mim che alla luce di ciò è stato riconosciuto:
- un ulteriore incremento stabile della Retribuzione Professionale Docenti (RPD) che porta a un valore rideterminato complessivo che va da 194,80 euro a 304,30 euro al mese;
- un ulteriore incremento del Compenso Individuale Accessorio (CIA) che porta a un valore rideterminato complessivo che va da 79,40 euro a 87,50 euro.
- un incremento del 10% delle retribuzioni delle ore aggiuntive per i docenti finanziato con il FMOF.
Nel nuovo Ccnl vengono ricomprese e riconosciute le nuove figure dei docenti tutor e orientatori, come anche è stato dato un importante riconoscimento al personale Ata delle istituzioni scolastiche. Per maggiori dettagli e informazioni su quando avverrà il pagamento del bonus una tantum occorre attendere.
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