Nuovo Selfiemployment, prestiti a tasso zero per giovani, donne e disoccupati: beneficiari e come funziona

Claudio Garau

5 Maggio 2023 - 13:39

L’incentivo SELFIEmployment ha l’obiettivo di finanziare con prestiti a tasso zero l’avvio di piccole iniziative imprenditoriali. Vediamo chi sono i beneficiari e come funziona il meccanismo.

Nuovo Selfiemployment, prestiti a tasso zero per giovani, donne e disoccupati: beneficiari e come funziona

Coloro che intendono mettere in pratica un progetto imprenditoriale, debbono ricordare che esiste Invitalia, Agenzia nazionale per lo sviluppo di proprietà del Ministero dell’Economia, che ha il compito di dare impulso alla crescita economica del Paese, sostenendo i settori strategici per lo sviluppo e l’occupazione e impegnandosi specialmente nel rilancio delle aree di crisi e del Mezzogiorno.

Interessante notare che Invitalia gestisce tutti gli incentivi nazionali che sollecitano la nascita di nuove imprese e le startup innovative - e proprio di uno di questi incentivi vogliamo parlare di seguito.

Il suo nome è SELFIEmployment e consiste, come più nel dettaglio vedremo nel corso di questo articolo, in un finanziamento agevolato e assegnabile a soggetti aventi specifici requisiti. Ecco allora una panoramica della misura e i chiarimenti sulle modalità per fare domanda. I dettagli.

Cos’è SELFIEmployment in breve

Il nuovo SELFIEmployment - operativo dal 22 febbraio 2021 - consiste in un finanziamento con prestiti a tasso zero entro la soglia di spesa per il programma pari a 25mila euro, per sostenere l’avvio di piccole iniziative imprenditoriali da parte di specifici beneficiari.

Il territorio di promozione di dette iniziative è tutto il paese e l’incentivo in oggetto viene gestito da Invitalia nel quadro del Programma Garanzia Giovani, sotto la supervisione dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (ANPAL).

Come spiega Invitalia nel suo sito web, la misura è a valere sulle risorse del Fondo Rotativo Nazionale Selfiemployment gestito dalla stessa Agenzia nell’ambito dell’appena citato Programma.

Chi sono i beneficiari

Da notare che il nuovo SELFIEmployment presenta condizioni migliori di accesso e di versamento dei finanziamenti agevolati e, al contempo, sostituisce l’anteriore versione della misura, attiva fino al 21 febbraio 2021.

Al fine di accedere al finanziamento gli interessati debbono risiedere nel territorio nazionale e far parte di una delle seguenti categorie:

  • NEET (Not in Education, Employment or Training), ovvero persone di almeno 18 anni di età ed iscritte al programma Garanzia Giovani entro il 29esimo anno che, al momento della domanda, non svolgono altre attività lavorative o percorsi di studio o di formazione professionale;
  • donne maggiorenni che alla data dell’effettuazione della domanda non risultano essere impegnate in altre attività di lavoro;
  • disoccupati di lunga durata, vale a dire persone maggiorenni che alla data di effettuazione della domanda non risultano essere occupati in differenti attività lavorative e hanno presentato da almeno un anno la cd. dichiarazione di disponibilità al lavoro (DID).

Attenzione però perché le ultime due categorie di beneficiari, a differenza dei NEET, non abbisognano di essere iscritte a Garanzia Giovani per partecipare all’iniziativa SELFIEmployment.

Chi può chiedere i finanziamenti: chiarimenti

Come specifica Invitalia all’interno del suo sito web, si tratta in ogni caso di beneficiari che manifestino una forte attitudine al lavoro autonomo e all’imprenditorialità e che intendono mettersi in gioco sfruttando un’agevolazione ad hoc, quale è SELFIEmployment.

Ed infatti le iniziative ammesse ai finanziamenti sono quelle effettuate da:

  • imprese individuali, società di persone, società cooperative / cooperative sociali, composte al massimo da 9 soci. Dette realtà possono essere costituite da non più di 12 mesi rispetto alla data di effettuazione della domanda, a patto di essere inattive, o possono essere non ancora costituite, a patto che siano costituite entro 90 giorni dall’eventuale ammissione agli incentivi;
  • associazioni professionali e società tra professionisti formate da non più di 12 mesi rispetto alla data di effettuazione della domanda - a patto che siano inattive.

Quali attività finanzia e quali spese sono ammissibili all’agevolazione

L’incentivo Invitalia denominato SELFIEmployment finanzia una serie di iniziative comprese nei settori della produzione di beni, fornitura di servizi e commercio (anche in forma di franchising). L’Agenzia che gestisce l’iniziativa fa alcuni esempi nel suo sito web e menziona tra gli altri i seguenti settori:

  • risparmio energetico ed energie rinnovabili;
  • turismo e servizi culturali e ricreativi;
  • servizi alla persona, alle imprese, ICT e per l’ambiente;
  • iniziative manifatturiere e artigiane;
  • commercio al dettaglio e all’ingrosso;
  • trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

Sul piano delle spese ammissibili abbiamo che, in base alle regole riportate sul sito web di Invitalia, possono essere finanziate quelle relative ai seguenti ambiti:

  • hardware e software;
  • strumenti, attrezzature e macchinari;
  • opere murarie (ma entro la soglia del 10% del totale delle spese in investimento ammesse);
  • spese di gestione varie (ad es. utenze, servizi informatici, materie prime).

Condizioni per sfruttare l’incentivo

Attenzione inoltre a due specifiche condizioni riguardanti i tempi di realizzazione perché, chi ottiene il finanziamento SELFIEmployment, deve impegnarsi a:

  • costituire la società e trovare una sede operativa (se non già fatto anteriormente alla domanda) entro 3 mesi dalla concessione del finanziamento;
  • ultimare il programma di investimento entro 18 mesi dalla sottoscrizione del contratto di finanziamento SELFIEmployment.

Come si può agevolmente notare, dunque, vi sono regole ben precise per sfruttare l’agevolazione in oggetto.

Caratteristiche delle agevolazioni: quali sono richiedibili oggi e quali sono escluse?

Più nel dettaglio detto incentivo consiste in un finanziamento agevolato senza interessi e senza garanzie, che può essere rimborsato nell’arco di tempo di 7 anni con rate mensili che partono dopo 12 mesi dall’effettivo versamento del prestito al beneficiario.

In origine SELFIEmployment consisteva in un intervento finanziante al 100% progetti di investimento aventi un ammontare complessivo tra un minimo di 5.000 e un massimo di 50.000 euro. Infatti in passato è stato possibile richiedere tre distinte tipologie di finanziamenti, ovvero:

  • Microcredito, da 5mila a 25mila euro;
  • Microcredito esteso da 25.001 a 35mila euro;
  • Piccoli prestiti, da 35.001 a 50mila euro.

Oggi però il quadro è cambiato e, come opportunamente precisa l’Agenzia Invitalia sul suo sito web, in osservanza della normativa comunitaria di riferimento dalle ore 17:00 del 10 novembre scorso non è più possibile fare domanda per le sotto-misure «Microcredito esteso» e «Piccoli prestiti».

Ma appunto l’incentivo SELFIEmployment sopravvive ed, infatti, anche oggi vale la possibilità di presentare domanda di agevolazione per la linea di intervento «Microcredito» che, come abbiamo appena visto, si collega a programmi di spesa di importo incluso tra i 5.000 e i 25.000 euro.

Invio domande

Gli interessati a partecipare all’iniziativa in oggetto e che prevede, come detto, l’erogazione di finanziamenti o prestiti a tasso zero, debbono ricordare altresì che le domande sono inviabili da ormai molto tempo (dalle ore 12 del 22 febbraio 2021), ma non ci sono scadenze.

Le singole richieste di finanziamento con SELFIEmployment sono di seguito valutate entro 60 giorni, in base all’ordine cronologico di arrivo. L’incentivo è però attribuibile fino ad esaurimento delle risorse.

Ricordiamo anche che la domanda e i correlati allegati a supporto possono essere inviate soltanto via web, per il tramite della piattaforma informatica di Invitalia. In particolare al fine di richiedere (ed ottenere) le agevolazioni occorre:

  • avere un’identità digitale (SPID, CNS, CIE) al fine di accedere alla piattaforma ad hoc;
  • accedere all’area riservata. Ciò permetterà all’interessato di compilare digitalmente la domanda, caricare il business plan e gli allegati.

Per terminare l’iter di presentazione della domanda il beneficiario dovrà altresì avere una firma digitale e un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).

La fase di valutazione dei progetti

Coloro che intendono fare domanda di accesso all’incentivo SELFIEmployment debbono ricordare che potranno, se lo vorranno, effettuare un colloquio conoscitivo. La scelta sarà effettuabile al momento della redazione della domanda e il colloquio - esclusivamente in modalità remota - vedrà la partecipazione del personale di Invitalia.

Chi sceglie di fare il colloquio avrà facoltà di aggiungere ulteriori elementi rispetto a quanto incluso nella domanda inviata via web e di conseguire un vantaggio nell’attribuzione dei punteggi collegati alla griglia di valutazione.

Vi è infatti una fase di valutazione delle domande da parte di Invitalia, sulla scorta dell’ordine cronologico di presentazione e fino a esaurimento dei fondi. Ciò vuol dire che non sussistono scadenze o graduatorie nell’iniziativa SELFIEmployment.

In sintesi la valutazione si articola nelle seguenti parti:

  • verifica formale della presenza dei requisiti;
  • valutazione di merito che attiene, tra l’altro, alle competenze tecniche e gestionali dei proponenti i singoli progetti e alla sostenibilità economico-finanziaria dell’iniziativa imprenditoriale.

In ogni caso, l’esito della valutazione è reso noto al proponente entro 60 giorni dall’effettuazione della domanda di accesso al finanziamento agevolato, se per la stessa non occorre inviare eventuali motivi ostativi - rimarca Invitalia nel proprio sito web.

Concludendo, per le ulteriori informazioni inerenti all’iniziativa SELFIEmployment, rimandiamo alle pagine web ad hoc di Invitalia, ovvero quella relativa alla modulistica, alla stipula del contratto di finanziamento e alla normativa.

Argomenti

Iscriviti a Money.it