L’aspetto più preoccupante del DSA è il suo potenziale per diventare una moderna forma di Inquisizione digitale, che potrebbe soffocare la libera espressione e il libero scambio di idee.
Oggi, 25 agosto, entra in vigore il Digital Services Act.
Anche se presentato come una misura per garantire un ambiente digitale più sicuro e affidabile, difendendo le persone dal “far west digitale”, molte voci critiche lo considerano un altro passo verso il soffocamento delle libertà online e un’ingiustificata forma di censura.
L’aspetto più preoccupante del Digital Services Act è il suo potenziale per diventare una moderna forma di Inquisizione digitale, in cui le piattaforme online vengono obbligate a conformarsi a una serie di restrizioni e obblighi che potrebbero soffocare la libera espressione e il libero scambio di idee. Il rischio è che questo regolamento possa essere utilizzato in modo eccessivamente ampio e arbitrario per reprimere le voci divergenti e per imporre un’uniformità di pensiero. [...]
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
Da non perdere su Money.it
- 💬 Hai apprezzato questo articolo? Lascia il tuo commento!
- 🌟 Hai già dato un'occhiata a Money.it Premium? Scoprilo adesso
- 🇺🇸 Elezioni USA 2024: analisi politiche ed economiche nella sezione dedicata
- 💼 Vuoi fare un passo avanti nel tuo percorso professionale? Iscriviti a Carriera Vincente
- 📈 Prova il Trading Online senza rischiare denaro reale con un conto demo gratuito
- 🪙 Scopri tutto su Bitcoin e ChatGPT nella sezione Corsi di Money Premium
- 📖 Il Libro Bianco sull'educazione digitale di Money.it, scaricalo gratis
- 🎁 Vuoi regalare un abbonamento a Money.it Premium? Puoi farlo qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA