I contagi in Italia tornano a salire. Non solo. Da uno studio emerge che la variante Omicron si è moltiplicata in 3 sottovarianti. «Ecco quanto sono contagiose e letali».
Allarme variante Omicron, attualmente in Italia sono presenti tre sottovarianti della «sorella» sudafricana. Non solo. Nel nostro paese, Omicron ha soppiantato del tutto la Delta: rappresenta infatti il 100% del virus in circolazione. A rilevarlo, le analisi del Ceinge-Biotecnologie avanzate, basate sui dati della banca internazionale Gisaid.
Intanto, in Italia i casi tornano a crescere. Nel bollettino di ieri, martedì 8 marzo, è stato registrato un balzo in avanti dei nuovi positivi: 60.191 nelle 24 ore. Anche l’indice Rt torna a salire e, dopo un mese di valori bassi, si avvicina di nuovo a 1. Ma cosa sta succedendo? Entriamo nel dettaglio.
Allarme Omicron, in Italia le tre sottovarianti «sorelle»
In Italia al momento sono in circolazione le tre «sorelle» della variante Omicron (B.1.1.529) del virus Sars-CoV-2. Non si rileva più invece la presenza di Delta. È quanto emerge dalle analisi del Ceinge-Biotecnologie avanzate, basate sui dati della banca internazionale Gisaid. Secondo lo studio, Omicron rappresenta ormai il 100% del virus circolante.
Ma ci sono delle novità. La prima versione, ovvero la BA.1, si starebbe contraendo lasciando spazio alla BA.1.1, presente per il 36% e alla BA.2, pari al 5%. È stata rilevata anche una terza sottovariante, la BA.3 (ovvero Omicron 3). Che però al momento sarebbe molto poco presente.
«Eravamo abituati a parlare di BA.1, che al momento costituisce il 53% del virus in circolazione nel nostro paese, ma in realtà le ’nuove Omicron’ sono nuove varianti». Ad affermarlo, il genetista Massimo Zollo, coordinatore della task force sul Covid-19 del Ceinge.
Aggiunge Angelo Boccia, che ha elaborato i dati della ricerca: «La sottovariante Omicron BA.1 è quella prevalente, se si considerano tutti i casi di infezione degli ultimi 60 giorni. Ma si sta gradualmente assottigliando, mentre BA.2 e BA.1.1 si stanno progressivamente espandendo».
Secondo gli esperti, c’è una «somiglianza» fra le tre sorelle. Ma con alcune precisazioni da fare. «La sottovariante BA.1.1 è molto simile alle BA.1, da cui deriva. BA.2, al contrario, presenta mutazioni che la differenziano da BA.1», ha spiegato Boccia.
«Si osservano anche nuove mutazioni, che non si sa se prenderanno piede - aggiunge Zollo -. La maggior parte delle mutazioni si trova nella proteina Spike, con la quale il virus aggredisce le cellule umane». Cosa può causare questo fenomeno? Secondo Zollo «il virus starebbe cercando nuove chiavi di ingresso e vie d’uscita per sfuggire agli anticorpi. Tuttavia, per dimostrare questa ipotesi occorrono dati consolidati».
E conclude: «Le altre mutazioni osservate si trovano in particolar modo sulla proteina Nuclecapside, importante perché aiuta il virus a replicarsi e sulla quale non si nota al momento una pressione selettiva».
In Italia i contagi tornano a crescere
In Italia, i contagi da Covid-19 tornano a salire. Secondo il bollettino di martedì 8 marzo. i nuovi positivi sono stati 60.191 nelle 24 ore. Anche l’indice Rt torna a salire, avvicinandosi a 1. I casi totali dall’inizio della pandemia sono oltre 13 milioni, con più di 156 mila morti e quasi 11,9 milioni di guariti.
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