Le nuove sottovarianti Omicron colpiscono anche vaccinati e guariti da BA.1. Scatta l’allarme: «Possono tornare mascherine e restrizioni». Ecco da quando.
In Italia il virus continua a correre trainato da Omicron 2, la cui contagiosità è pari a quella del morbillo. Non solo: sono state isolate nel nostro paese le varianti Omicron 4 e 5, ancora più contagiose. Secondo gli esperti, infatti, presentano caratteristiche di «altissima trasmissibilità e immunoevasione». Ovvero possono infettare anche vaccinati o guariti da Omicron 1. Ovviamente, il vaccino assicura un’altissima protezione dalla malattia grave.
Secondo gli studiosi, i casi dovrebbero lentamente diminuire a fine maggio - con l’arrivo della bella stagione - per poi risalire a settembre, anche a causa delle reinfezioni. In questo contesto arriva l’allarme del virologo Fabrizio Pregliasco: «In autunno ci sarà un’ondata di 20 milioni di contagi, potrebbero tornare le mascherine». E non è solo. Il presidente dell’Aifa Giorgio Palù ha affermato: «A settembre si valuterà un vaccino anti Omicron per tutti».
Entriamo nel dettaglio.
Rischio nuova ondata? L’allarme di Pregliasco
In un’intervista a Un giorno da pecora su Rai Radio 1, Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Ircss Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, ha commentato la situazione epidemiologica nel nostro paese, facendo una previsione per settembre: «In autunno ci sarà un’ondata di 20 milioni di contagi, un terzo degli italiani, lo dico perché sarà utile saperlo prima per esser preparati. Magari bisognerà fare qualche restrizione, è possibile che si debba reintrodurre l’obbligo di mascherina in qualche caso».
Per quanto riguarda la quarta dose, Pregliasco spiega che la vaccinazione dopo l’estate «sarà una vaccinazione raccomandata, nelle stesse modalità del vaccino antinfluenzale». E parlando dei fragili aggiunge: «In autunno faranno un richiamo, perché dopo quattro mesi stiamo vedendo che si verifica un calo della protezione».
Vaccino anti-Omicron per tutti, la posizione di Palù
Un vaccino contro le nuove contagiosissime varianti Omicron, ma non solo, disponibile per tutti in autunno. Si tratta dell’ipotesi di cui ha parlato Giorgio Palù, professore emerito di virologia presso l’Università di Padova, presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ed ex membro del Cts, in un’intervista al quotidiano La Stampa: «L’Ema ha ricordato che per l’intera popolazione bisogna puntare su vaccini aggiornati alle varianti e sottovarianti circolanti, oltre a cercare nel lungo periodo un vaccino polivalente contro tutti i coronavirus. Quando i primi saranno approvati, verranno valutati probabilmente a settembre, si potranno fare».
Palù raccomanda «di avere fiducia nei vaccini attuali che proteggono ancora molto bene verso la malattia grave, e sperare nella ricerca affinché produca per l’autunno dosi aggiornate e farmaci sempre più efficaci».
Il presidente dell’Aifa conclude parlando del nodo reinfezioni trainate dalle sottovarianti Omicron: «Le reinfezioni sono l’ennesima prova che non ha senso parlare d’immunità di gregge. Sars-Cov-2 resterà con noi a lungo con un andamento stagionale, per cui a ottobre tornerà forte. Non si può escludere che Omicron muti in una variante molto diversa e più patogena, ma sarebbe un processo contrario al destino evolutivo del virus che finora ha perso virulenza non infettando più i polmoni».
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