In farmacia si trovano diverse tipologie di test rapidi. Cosa sono i tamponi Coi e a cosa servono?
Omicron 5 è una sottovariante molto contagiosa e i dati delle ultime settimane hanno mostrato la sempre maggiore presenza del virus nel Paese. Nella giornata di ieri i contagi hanno toccato quota 98.000, mentre i decessi sono scesi di appena alcune unità. fermandosi intorno ai 90.
Riscontrare l’infezione di Omicron 5 non è molto difficile, tanto che bastano pochi secondi perché il tampone risulti positivo, se viene bene effettuato. Esistono però molti diversi tipi di test antigienici rapidi approvati dall’Unione Europea. Il numero si aggira intorno al 560 e nelle farmacie italiane si trovano molti diversi tipi, riconoscibili non solo dall’esterno, ma anche dal tampone stesso: grande, piccolo, in genere quasi sempre bianco, ma con colori delle scritte differenti. Esiste poi un ulteriore tipo di tampone quello cosiddetto Coi. In farmacia il costo di un tampone tradizionale si aggira intorno ai 15 euro, ma può essere fatto anche un tampone Coi pagando 2-3 euro di più.
Un tampone Coi è un tampone con “indice di soglia”, che raramente risulta un falso negativo, a differenza dei suoi colleghi tamponi. Il prelievo è identico, a cambiare è il risultato. Infatti con tamponi Coi si può - semplificando molto la definizione - scoprire quanto virus è presente sul campione. Tale informazione può essere utile per capire quanto a lungo si resterà positivi, poiché a grandi linee funziona che maggiore è la quantità di virus, maggiore è il tempo che si impiega a negativizzarsi.
Il tampone Coi è stato a lungo raccontato come capace di scoprire la quantità di virus presente nel corpo, ma non è vero. In ogni caso la serietà e la gravità della malattia non corrisponde alla quantità di virus presente nel corpo, poiché non è possibile scoprire i sintomi che si avranno con un semplice tampone.
Un test per scoprire Omicron 5? Che cos’è il tampone Coi
Esistono diversi tipi di tamponi, alcuni con un costo più alto di altri. In farmacia è possibile trovare un tampone chiamato tampone Coi, la cui sigla si scioglie nella formula “cut off index”, ovvero indice di soglia. A differenza del tampone normale, un tampone Coi non si colora di rosso o viola, ma diventa fluorescente. Con un tampone Coi il test viene considerato negativo se il valore è inferiore a uno, se è superiore invece risulta positivo.
I tamponi Coi misurano esattamente quanto virus, comprese tutte le sottovarianti, è compreso nel campione di mucosa nasale prelevato con il tampone. Non misura invece la carica virale di una persona, come diversi giornali hanno riportato. Il risultato di un tampone Coi, come di qualsiasi altro tampone, può variare molto e si deve tenere in considerazione, come spiega anche Vittorio Sambri, professore di microbiologia dell’Università di Bologna e Direttore del laboratorio della Ausl Romagna, che non tutte le particelle virali vengono riconosciute dal test.
Con il tampone Coi si scoprono anche i sintomi?
Tra gli errori che ruotano intorno alla definizione di tampone Coi c’è quella della carica virale. Come abbiamo detto, il tampone Coi non analizza la quantità di virus e, in ogni casi, il risultato può variare a seconda della profondità del prelievo del campione o dello stato stesso della mucosa.
Allo stesso modo pensare che il tampone Coi possa far scoprire quali saranno i futuri sintomi è poco sensato. Gli esperti fanno notare che la carica virale non corrisponde comunque ai sintomi. Infatti una maggiore carica virale non comporta la malattia grave e viceversa. Quando in rete capita di leggere che i tamponi Coi sono in grado di capire che tipo di sintomi si avranno, è bene sapere che non è così e che anche una carica virale bassa può comportare sintomi gravi. Le variabili sono tantissime e dipendono tanto dal soggetto su cui viene fatto il tampone, quanto dalla mano stessa che fa il tampone.
© RIPRODUZIONE RISERVATA