Secondo il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, a ottobre è possibile che ci sia una nuova ondata di contagi da Covid-19. E non è escluso che possa tornare qualche misura restrittiva.
I dati sono in miglioramento. Omicron fa un po’ meno paura e i contagi da Covid-19 sono in calo in Italia. Eppure il governo pensa già all’autunno e non nasconde il timore di un’altra ondata, con un incremento di contagi, ricoveri e decessi. Ma stavolta, assicura, saremo pronti.
Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, parla di una possibile recrudescenza del Covid a ottobre, ma si dice convinto che lo scenario sarà molto diverso rispetto a quello di un anno fa, anche grazie alle vaccinazioni. Parlando a RaiNews24, Costa sottolinea che serviranno prudenza e senso di responsabilità per farci trovare davvero pronti contro una nuova ondata causata dalla variante Omicron.
Il Covid in Italia: scendono casi, incidenza e ricoveri
Gli ultimi dati del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute evidenziano un calo dei contagi in Italia. Scende l’incidenza: da 375 casi ogni 100mila abitanti a 261. E scende anche l’indice Rt, passando a un valore medio di 0,86, quindi al di sotto della soglia critica di 1. Allo stesso modo l’indice di trasmissibilità sui casi con ricovero non desta preoccupazione, restando al di sotto della soglia.
Migliora la situazione anche negli ospedali: l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva passa dal 3,1% della scorsa settimana al 2,6% attuale. In area medica Covid si scende dal 10,9% al 9%. Per quanto riguarda i dati delle singole Regioni, solo una viene considerata a rischio alto per non aver inviato dati sufficienti. Tutte le altre sono a rischio basso.
Solo in sei Regioni si segnala un’allerta di resilienza, mentre nessuna ne ha più di una. Resta stabile il numero di casi rilevati attraverso il tracciamento dei contatti (13%), attraverso la comparsa dei sintomi (44%) e attraverso attività di screening (44%).
Omicron, la previsione di Costa: a ottobre nuova ondata
Nonostante i dati in questo momento siano in miglioramento e per l’estate la situazione sembri sotto controllo, non è da escludere un nuovo peggioramento in autunno. Ipotesi considerata probabile anche da Costa, secondo il quale la recrudescenza ci sarà, ma lo scenario sarà diverso: “La gran parte dei nostri cittadini ha comunque una protezione derivante dal vaccino. Dobbiamo ovviamente continuare con prudenza e senso di responsabilità e farci trovare pronti nell’eventualità ci fosse bisogno di un nuovo intervento sulla campagna vaccinale o su altre misure”.
Il sottosegretario, quindi, fa capire che il governo prenderà in considerazione sia l’ipotesi di una nuova dose di vaccino sia quella di applicare nuove misure. E la prima che viene in mente è un ritorno delle mascherine, almeno nei luoghi al chiuso. Ipotesi che, comunque, non verranno valutate prima di alcuni mesi.
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Addio alle mascherine a scuola?
L’altro obiettivo prefissato dal governo in tema di Covid è quello relativo al mondo della scuola. Secondo Costa lo scopo da perseguire è uno: iniziare il nuovo anno scolastico in presenza, ma anche senza mascherina per studenti e docenti. Le scuole, ricordiamo, sono tra i pochi luoghi in cui la mascherina è ancora obbligatoria, almeno fino alla fine dell’anno scolastico. “Ritengo che ci siano le condizioni per togliere le mascherine durante le attività didattiche, ma è un governo con sensibilità diverse. Credo che non sia una scelta prettamente scientifica, ma più un’interpretazione politica”, spiega il sottosegretario alla Salute.
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