Matteo Salvini cede alla seconda lettera di Giuseppe Conte, acconsentendo allo sbarco dei minori
Alla seconda richiesta, Matteo Salvini cede. Almeno per quanto riguarda i soggetti più a rischio della Open Arms, i minori, che sbarcheranno a breve. Da oltre due settimane la nave Ong è ferma nel Mediterraneo, e da qualche giorno è al porto di Lampedusa con divieto di sbarco disposto dal Viminale. Già qualche giorno fa il ministro dell’Interno era entrato in rotta di collisione con i dicasteri dei Trasporti e della Difesa, e infine con Palazzo Chigi.
Nel carteggio di Ferragosto, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e aveva fatto appello a Salvini per un intervento risolutivo, che il leader leghista aveva rifiutato. Con la seconda lettera di ieri sera, nella quale si richiedeva almeno lo sbarco dei minori, Salvini si è arreso.
Migranti, scontro fra Palazzo Chigi e Viminale
Mentre la crisi di governo rimane ancora legata alle sole parole, continua lo scontro interno alla (ex?) alleanza 5 Stelle-Lega. Il tema, in mancanza d’altro, è ancora quello dei migranti: la seconda lettera scritta in risposta al carteggio (e alle accuse reciproche) di Ferragosto, ha ottenuto il suo obiettivo.
Salvini sembrava ben determinato a lasciare a bordo anche per la 17sima notte tutti e 134 i migranti a bordo, ma alla fine ha acconsentito, ribadendo che “la decisione è responsabilità di Conte”.
Procura Agrigento apre fascicolo su sequestro di persona
Ad aver affrettato la scelta di Salvini potrebbe essere stato il fatto che la Procura di Agrigento, intanto, ha aperto un fascicolo per sequestro di persona. Un atto comunque dovuto, in seguito all’esposto dell’Ong.
Inoltre, come aveva ribadito Conte due giorni fa, una soluzione era già stata trovata, dato che i leader di Francia, Germania, Romania, Portogallo, Spagna e Lussemburgo si erano detti disponibili a redistribuire i migranti.
Migranti, Salvini abbandona la linea dura?
Nonostante lo sbarco dei minori, il Viminale ha tenuto a precisare che la linea di Salvini non cambia: “L’imbarcazione con bandiera spagnola di una ong spagnola ha preferito restare in mezzo al Mediterraneo per 16 giorni anziché dirigersi direttamente verso la Spagna. Una scelta politica a danno dell’Italia e sulla pelle degli immigrati”.
In realtà, sottolinea Repubblica, la nave non sarebbe potuta andare in Spagna, che il Paese ha già accolto quest’anno 15.000 migranti, ovvero cinque volte più dell’Italia. La stessa Open Arms non può più operare in Spagna, ma soltanto perché i porti chiusi italiani aumenterebbero ancora di più il carico umanitario, e comunque la guardia costiera spagnola è impegnata quotidianamente nel salvataggio.
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