Anche gli ITP possono partecipare al TFA Sostegno (V ciclo), ma solo quando soddisfano determinate caratteristiche.
TFA sostegno: anche gli ITP (insegnanti tecnico-pratici) possono partecipare così da poter conseguire la specializzazione nel sostegno.
A ribadirlo è il MIUR, il quale in queste ore - in vista dell’avvio del TFA Sostegno V ciclo - ha inviato una nota chiarificatrice alle Università le quali, ricordiamo, entro il 6 dicembre 2019 dovranno comunicare il numero di posti a disposizione per il nuovo percorso di specializzazione.
In questa nota il Ministero dell’Istruzione ha indicato i requisiti che un ITP deve avere per poter ambire a diventare un insegnante di sostegno. Un’ottima opportunità di lavoro, anche perché prossimamente saranno banditi dei nuovi concorsi scuola dove saranno previsti anche dei posti per la stabilizzazione sul sostegno.
Ricordiamo, però, che per concorrere per i posti sul sostegno bisogna necessariamente conseguire l’apposita specializzazione; ecco perché quella offerta dal prossimo ciclo di TFA (che dovrebbe partire nei primi mesi del 2020) è un’opportunità da non perdere.
Vediamo a tal proposito quali sono i requisiti, spiegati dal MIUR in queste ultime ore, affinché anche un insegnante tecnico pratico possa ambire ad un posto sul sostegno.
Opportunità di lavoro per ITP: specializzazione sul sostegno
Ci sono due diverse combinazioni possibili affinché un ITP possa prendere parte al prossimo TFA V Ciclo sul sostegno. A tal proposito, il MIUR nella nota inviata alle Università ha ricordato che la fonte normativa da prendere come riferimento è il Decreto Legislativo 59/2017, dove nell’articolo 2 sono indicati i requisiti necessari ai fini della partecipazione.
Nel dettaglio, qui si legge che possono partecipare coloro che oltre al titolo richiesto per l’iscrizione alle classi di concorso per ITP sono anche in possesso della specifica abilitazione sulla stessa. Non basta, quindi, il possesso del titolo: per specializzarsi sul sostegno bisogna anche essere abilitati all’insegnamento come ITP.
Anche per chi non è abilitato c’è comunque la possibilità di partecipare al V ciclo di TFA: nel dettaglio, questo vale per coloro che oltre al titolo previsto hanno anche conseguito i 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.
Possono partecipare al prossimo TFA (qui il numero dei posti previsti), quindi, anche coloro che hanno una laurea, o anche un diploma dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica di primo livello (o un altro qualsiasi titolo equipollente o equiparato) che sia coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso e che nel frattempo hanno anche conseguito i crediti formativi richiesti per diventare insegnanti.
Si ricorda, a tal proposito, che a partire dall’a.s. 2024/2025 gli ITP diplomati non potranno prendere parte ai concorsi; da quella data, infatti, sarà necessaria la laurea, oltre ai 24 CFU predetti.
Concorsi per diventare insegnanti di sostegno
Come anticipato, il conseguimento della specializzazione permetterà anche agli ITP di poter aspirare a diventare insegnanti di sostegno aumentando così le opportunità di lavoro nella scuola.
Ogni concorso, sia per insegnanti per la scuola dell’infanzia e primaria che in quelli per la scuola secondaria (come quello che verrà bandito nei primi mesi del 2020), prevede infatti una quota di posti riservata al sostegno, alla quale però possono concorrere solamente coloro che hanno conseguito l’apposita specializzazione.
Resta da capire se già ai prossimi concorsi in uscita potranno partecipare, con riserva, coloro che si iscrivono al V ciclo di TFA; solo i bandi - che usciranno a breve - faranno chiarezza in merito.
© RIPRODUZIONE RISERVATA