Oro: occasione da non perdere?

David Pascucci

19/10/2022

L’oro potrebbe essere una delle occasioni per i prossimi anni ma per il momento la situazione sembra essere ancora in evoluzione.

Oro: occasione da non perdere?

L’oro, dopo aver fatto dei test molto importanti nel corso delle scorse settimane, sembra voler correggere il tiro e tentare di nuovo di andare verso i minimi, minimi importantissimi nel lungo periodo. In questo contesto macroeconomico e tecnico, l’oro sembra poter tornare verso nuovi massimi nel lungo periodo ma, essendo quotato in dollari, la forza della valuta statunitense potrebbe incidere in modo determinante per i prossimi mesi. In questi contesto è quindi doveroso mettere in relazione il metallo giallo con il biglietto verde e cercare di capire quando potrebbe esserci un’inversione di tendenza al rialzo nel lungo periodo. Il mercato delle materie prime rimane quindi sotto pressione e l’oro, così come tutte le commodities, dovrà affrontare dei test molto importanti nelle prossime settimane.

Oro, riserva di valore contro l’inflazione

L’oro è sinonimo di ricchezza e di “store of value”, ossia riserva di valore. Il metallo giallo è stato sempre identificato come il bene rifugio per eccellenza tant’è che nella lettura dell’affidabilità finanziaria di uno Stato vengono sempre prese in considerazione le riserve auree come garanzia di un certo stato di salute. In più possiamo definire l’oro un asset privo di legami “politici”, ossia il suo valore è slegato da prese di posizioni politiche su scala globale, pertanto il suo prezzo riflette nient’altro che i suoi fondamentali primordiali di termometro dell’economia a livello internazionale.

Il fatto che sia quotato in dollari è importantissimo e indice del fatto che l’unica variabile che può incidere sul suo prezzo sia proprio il biglietto verde. L’andamento del dollaro influisce molto sul prezzo dell’oro in quanto valuta di quotazione, pertanto un aumento del valore reale del dollaro influisce negativamente sul prezzo finale dell’oro come sta succedendo negli ultimi mesi. In più, in quanto “store of value”, ha il dovere di proteggere il suo valore contro il nemico numero uno degli investimenti finanziari, l’inflazione.

L’innalzamento dell’inflazione su scala planetaria è uno dei fattori che dovrebbe contribuire direttamente sul prezzo dell’oro. Non è un caso che durante l’ultimo decennio, con un’inflazione globale rasente lo 0%, l’oro sia stato comprato sulla scia di forti emissioni di liquidità da parte delle banche centrali, pertanto siamo passati in poco tempo dai 1100$ di qualche anno fa a i quasi 2000$ in periodo pandemico, quasi un 100% di rendimento in poco tempo. Date queste sue caratteristiche possiamo definire l’oro uno dei pochi asset dove l’analisi tecnica ha una valenza enorme in quanto il prezzo sconta la maggior parte delle informazioni presenti già sul mercato. Vediamo insieme cosa può succedere lato inflazione e lato dollaro.

L’andamento del dollaro e dell’inflazione

Come detto in diverse analisi e all’interno di questa puntata di Trading Time, la rubrica di Money.it dedicata al Trading e ai Mercati finanziari, abbiamo parlato del fatto che il dollaro nel lungo periodo è destinato a perdere terreno contro le majors. L’analisi sulla sterlina ci ha detto molto circa la possibilità di vedere una ripresa delle majors contro il biglietto verde, perciò potremmo aspettarci un aumento del prezzo dell’oro qualora il dollaro dovesse perdere terreno. In tal senso l’oro sembra presentare un’occasione alquanto ghiotta che potrebbe in un certo senso anticipare quanto detto sul mercato valutario.

In tal senso, almeno su sterlina, la dinamica di lungo periodo sembra dare ragione a una ripresa della valuta britannica anche se su base mensile si necessitano di almeno altri due mesi prima di vedere una conferma di un’eventuale risalita contro il dollaro. D’altro canto l’inflazione rimane alta, evento già scontato dall’oro che è salito con un certo anticipo proprio durante il periodo tra il 2019 e il 2021. L’inflazione dovrebbe diminuire nel corso dei prossimi mesi anche se potrebbe rimanere alta per qualche anno, anche al di sopra dei target imposti dalle banche centrali. Questo potrebbe mantenere il prezzo dell’oro comunque su livelli alti e scongiurare il pericolo di crolli incredibili o discese totalmente inaspettate.

Oro grafico Mensile Oro grafico Mensile In giallo le aree dove i movimenti sono simili. Da questi segue una ripresa al rialzo

L’analisi di lungo periodo

L’andamento dell’oro su base mensile presenta una dinamica veramente molto interessante e per certi versi può essere vista come premonitrice di un movimento interessante nel lungo periodo. Dopo il forte rimbalzo visto in area 1615, su base settimanale vediamo ancora una dinamica ribassista ma, se osserviamo il grafico mensile noteremo un’anomalia veramente importante: il grafico presenta una discesa regolare, senza forti strappi, per certi versi lenta e con una durata molto elevata, ben 7 mesi consecutivi di ribasso.

Sul grafico dell’oro non ci sono andamenti simili a quelli che vediamo ora e l’unico pattern del genere che vediamo su questo grafico formatosi tra aprile e settembre 2018, ha portato alla formazione di un’inversione di lungo periodo molto forte nei mesi successivi. Se la storia si ripete, allora dovremmo aspettarci un movimento forte al rialzo nei prossimi mesi, un movimento che potrebbe sorprendere la maggior parte degli operatori che oramai vedranno nell’oro un’occasione persa. Se il dollaro dovesse invertire la sua tendenza entro gli inizi del 2023, allora potremmo vedere un’accelerazione rialzista importante anche sull’oro.

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