Sarà una situazione critica quella che dovranno affrontare gli ospedali italiani se non si prenderanno delle misure immediate secondo il professor Galli, responsabile di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano.
Gli ospedali si trovano a dover affrontare una situazione di criticità già adesso e se non avverrà un’inversione di rotta entro i prossimi 15 giorni potremo tornare a dover vivere l’incubo di non molti mesi fa, avverte il responsabile di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli.
Situazione critica negli ospedali
L’incremento dei contagi sta spaventando sempre più tutto il vecchio continente, Italia compresa, e la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente se non si invertirà la curva delle nuove infezioni. Le previsioni per il futuro sono tutt’altro che rosee per il momento, e si stima che tra due settimane arriveremo a 100 morti al giorno. L’impennata dei nuovi casi spaventa anche Galli, il quale afferma che “la situazione a Milano è preoccupante. Bisogna fare grande attenzione alla situazione dell’area metropolitana. La pressione negli ospedali sta salendo rapidamente e bisogna stare molto attenti. La situazione a Milano è critica. Abbiamo pochissimo tempo per intervenire e invertire la tendenza”. ù
Secondo il direttore di Malattie infettive è necessario prendere dei provvedimenti immediati, poiché tra 15 giorni la situazione potrebbe tornare ad essere fuori controllo, come spiega nel corso di un’intervista a Fanpage. Per il medico è di fondamentale importanza “la ripresa dello smart working diffuso e l’ipotesi di riprendere la didattica a distanza almeno per le classi delle scuole superiori, alternando lezioni in presenza e da casa. Nei mesi scorsi molti milanesi hanno viaggiato, alcuni si sono infettati e il virus ora sta circolando nel capoluogo. Ripeto: bisogna stare molto attenti e agire in fretta”.
La situazione in Campania
Anche in Campania inizia a crescere l’apprensione per la gestione della seconda ondata di coronavirus, tanto che in molti ospedali del capoluogo i posti letto sono già esauriti. Tra questi anche l’ospedale Cotugno di Napoli, punto di riferimento regionale per le malattie infettive e ora per l’emergenza coronavirus. Sembrerebbe infatti che diverse ambulanze, che stanno trasportando pazienti COVID, per i quali dopo un aggravamento delle proprie condizioni si è reso necessario il ricovero, siano in attesa da molto tempo al di fuori della struttura sanitaria.
Anche nei giorni scorsi si era verificata una situazione analoga che ha gettato il personale sanitario nel caos e che ha portato un uomo al decesso. Il paziente infatti era stato trasportato tramite l’ambulanza al Pellegrini, un altro nosocomio della città, per poi venir portato al Cotugno. Durante il trasporto la disponibilità dei posti letto si è esaurita in entrambe le strutture, e l’uomo è deceduto nel pronto soccorso del Cotugno. Al momento sono in corso degli accertamenti sulla tragica vicenda.
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