Pacco mamma: dalla regione Lazio un nuovo strumento per la promozione della genitorialità. Ne potranno fare domanda le famiglie con Isee fino a 30 mila euro.
Nella regione Lazio arriva un nuovo sostegno alla natalità: si chiama pacco mamma e - al pari di quanto già previsto per la carta acquisti - consiste in un buono spesa da utilizzare per l’acquisto di prodotti per la prima infanzia.
Ne dà notizia il gruppo di Fratelli d’Italia, promotori del pacco mamma, strumento introdotto per garantire a tante donne di “affrontare o portare a termine la gravidanza in maniera più serena”.
Una misura destinata ad avere molto successo, tant’è che alla notizia dell’introduzione di un tale strumento sono già molti quelli che si chiedono come funziona e come richiedere il pacco mamma della Regione Lazio. Va detto che per il momento questa novità non è ancora operativa quindi non è possibile farne richiesta. Bisognerà attendere che da parte della Regione arrivino maggiori indicazioni a riguardo, in quanto per il momento il provvedimento si limita a stabilire requisiti e modalità di utilizzo del cosiddetto pacco mamma.
In attesa di ulteriori notizie, sulle quali vi terremo aggiornati, ecco ciò che sappiamo sul pacco mamma e su quali sono i potenziali beneficiari.
Regione Lazio: più benefici per le mamme
Il consiglio regionale del Lazio ha approvato un provvedimento che introduce nuove forme di tutela per le mamme, al fine di promuovere la genitorialità sul territorio. Ad esempio, nella proposta approvata trovano spazio anche dei percorsi individuali di accompagnamento al parto, utili per dare alle partorienti le informazioni e il sostegno di cui necessitano in questa fase delicata della loro vita.
Spazio anche per un aiuto economico, che si andrà ad aggiungere a quelli già riconosciuti su scala nazionale, come il nuovo assegno unico per figli a carico e il bonus nido.
Nel dettaglio, la proposta del gruppo Fratelli d’Italia, accolta dal consiglio regionale, prevede un contributo che verrà riconosciuto alle mamme durante la gravidanza, utile per far fronte all’acquisto di determinati beni. L’utilizzo del cosiddetto pacco mamma, una sorta di voucher, sarà quindi vincolato all’acquisto dei prodotti base per il neonato.
Non si hanno ancora informazioni riguardo all’importo del voucher; questo, infatti, verrà definito nelle prossime settimane, tenendo conto delle risorse a disposizione e alla platea dei potenziali beneficiari.
Regione Lazio: a chi spetta il pacco mamma
L’unica informazione nota è quella che riguarda i requisiti necessari affinché si possa richiedere il pacco mamma, mentre per le modalità di domanda bisognerà attendere l’apposita ordinanza regionale.
Nel dettaglio, viene previsto un limite Isee, ma piuttosto alto: possono fare domanda per il pacco mamma da spendere per l’acquisto di beni per la prima infanzia, infatti, tutte le partorienti che fanno parte di un nucleo familiare con Isee non superiore a 30.000 euro. La maggior parte dunque, a conferma che la regione Lazio ha voluto rivolgersi a una platea piuttosto ampia non limitandosi a coloro che si trovano in una situazione economica di difficoltà.
D’altronde, spiega Fratelli d’Italia (regione Lazio) in un comunicato pubblicato subito dopo l’approvazione del pacco mamma, “garantire o incentivare la natalità è un dovere delle Istituzioni e l’emendamento approvato oggi va proprio in questa direzione”.
Non solo pacco mamma: come funziona la carta acquisti
Come anticipato, il pacco mamma della regione Lazio si aggiunge, ed è simile nel funzionamento, alla carta acquisti nazionale. Si tratta di un incentivo riconosciuto alle famiglie con figli fino a 3 anni (come pure agli over 65) di un importo pari a 40 euro al mese, il cui utilizzo è vincolato a determinati scopi. Questa, infatti, può essere utilizzata per fare la spesa, come pure per l’acquisto di beni venduti in farmacie e parafarmacie. È utilizzabile anche in ristoranti e fast food.
La platea dei beneficiari è molto più ristretta rispetto a quella prevista per il pacco mamma della regione Lazio: per la carta acquisti, infatti, requisito essenziale è quello di avere un Isee inferiore a 7.120,39 euro.
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