Pace fiscale, condono anche per le irregolarità formali in dichiarazione: si potranno sanare le sanzioni per errori commessi dal 2013 al 2017 pagando una sanzione forfettaria di 150 euro per anno d’imposta.
Pace fiscale con condono anche per le irregolarità formali nelle dichiarazioni relative agli anni dal 2013 al 2017. È questa una delle novità contenute negli emendamenti al DL fiscale n. 119/2018.
Ai contribuenti verrà data la possibilità di mettersi in regola pagando una sanzione forfettaria, pari a 150 euro per anno d’imposta.
In tutto, quindi, il nuovo capitolo della pace fiscale pensato per gli errori formali in dichiarazione commessi in buona fede, ovvero che non hanno comportato un minor versamento d’imposta, consentirà di sanare la propria posizione ai fini fiscali pagando, per tutti e cinque gli anni, una somma pari a 750 euro.
Non solo: le novità contenute negli emendamenti al DL fiscale 2019 riguardano anche gli avvisi bonari e i tributi comunali, tra cui Imu e Tasi.
Condono anche per le irregolarità formali: forfait di 150 euro all’anno
Era stato il Sottosegretario al MEF Massimo Bitonci ad annunciare che tra gli emendamenti al DL 119/2018 vi sarebbe stata l’estensione della pace fiscale anche alle irregolarità formali in dichiarazione dei redditi.
Come riportato dal quotidiano economico eDotto, la misura è stata tradotta in un apposito emendamento al decreto all’esame della Commissione Finanze del Senato e consentirà ai contribuenti di accedere alla pace fiscale pagando una sanzione forfettaria pari a 150 euro per anno.
Sarà il quinquennio compreso tra il 2013 al 2017 ad essere interessato dal condono che, in questo caso, riguarderà tutti i casi in cui l’Agenzia delle Entrate ha contestato errori formali in dichiarazione che non hanno comportato un minor versamento di imposte.
L’estensione del condono previsto dalla pace fiscale anche alle irregolarità formali riguarderà anche i casi di errata interpretazione o applicazione del reverse charge o di altre norme di legge di natura tributaria. Si tratta, ad esempio, di errori di fatturazione o relative ad adempimenti fiscali.
L’emendamento presentato, parte delle oltre 500 proposte di modifica al testo del Decreto legge fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2019, va ad aggiungersi alle novità in merito agli avvisi bonari, le comunicazioni di irregolarità inviate dall’Agenzia delle Entrate che entrano a pieno titolo nei debiti ammessi alla pace fiscale.
Pace fiscale avvisi bonari, imposte senza sanzione
Anche gli avvisi bonari saranno ammessi alla pace fiscale è in questo caso al contribuente verrà richiesto di pagare il debito complessivo dovuto, senza tuttavia l’applicazione delle sanzioni.
Si attende a tal proposito di leggere il contenuto dell’emendamento che accoglie la richiesta del CNDCEC di estendere la definizione agevolata anche agli omessi versamenti di imposte regolarmente dichiarate. Sarà necessario definire come sarà possibile mettersi in regola e soprattutto le scadenze per versare l’importo dovuto.
Quel che è certo è che la pace fiscale cambia ancora e che, tra le novità, si attende di leggere l’emendamento (non presentato in Commissione ma che sarà annunciato in Aula) che ripropone il saldo e stralcio delle cartelle in base all’ISEE, riprendendo il progetto originale del condono voluto dalla Lega.
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