La Lega sta lavorando alla Pace fiscale 2, con importanti novità per le imprese. ll M5S, contrario al condono, dice un secco “no” agli alleati.
Il nuovo progetto a cui sta lavorando la Lega è la Pace Fiscale 2, questa volta strizzando l’occhio alle imprese con un pacchetto di importanti novità che potrebbero vedere la luce nel 2020.
La nuova pace fiscale prevede non solo il saldo e stralcio delle cartelle degli imprenditori in difficoltà economica, ma anche una versione soft della dichiarazione integrativa speciale, che permette di far emergere redditi non dichiarati ma senza scudi penali o sui capitali all’estero.
È proprio questo aspetto a far alzare le difese al M5S, da sempre contrario a qualsiasi condono fiscale.
Nel piano della Pace fiscale 2 si pensa anche all’azzeramento delle commissioni per le piccole commissioni con bancomat e carta inferiori a 30 euro, sempre nell’ottica della spinta ai pagamenti tracciabili e della guerra ai contanti.
Pace fiscale 2, le novità
Nella fase di definizione delle novità per la Legge di Bilancio 2020 la Lega continua a puntare sul suo cavallo di battaglia, la flat tax in tre anni con quoziente familiare.
Non solo: c’è anche l’ipotesi di una nuova edizione della pace fiscale, misura per la quale è già partito il braccio di ferro con i Cinque Stelle.
È stato Massimo Bitonci, sottosegretario all’Economia, ad annunciare questo nuovo pacchetto fiscale, da introdurre, in caso, con un decreto legato alla Manovra.
Le novità della pace fiscale 2 sono varie e controverse, ad esempio è prevista l’estensione del saldo e dello stralcio delle cartelle anche alle imprese in difficoltà economica, a differenza della prima edizione che riguardava solo i cittadini con Isee fino a 20.000 euro.
Andranno in questo caso definiti i parametri per cui un’impresa possa considerarsi in difficoltà, utilizzando un indicatore analogo all’Isee per le persone fisiche.
Tra le novità è prevista anche una riedizione della sanatoria delle liti fiscali pendenti, che in pratica permetterebbe di avere uno sconto in cambio della rinuncia al giudizio pagando un importo variabile in base al grado di giudizio.
Pace fiscale 2, la dichiarazione integrativa speciale e l’emersione dei contanti: M5S contro il condono
Un’altra novità prevista nel pacchetto fiscale allo studio della Lega è una versione soft della dichiarazione integrativa. Lo scopo, dichiara Bitonci, è anche quello di favorire l’emersione dei contanti.
Non sono ad oggi chiari i dettagli. Nella versione inserita e poi cancellata dalla scorso Manovra, era previsto l’abbattimento integrale di sanzioni e interessi e un’imposta agevolata con aliquota al 20%, con un tetto massimo di 100.000 euro di valore, ma entro il limite del 30% del totale dichiarato.
La dichiarazione integrativa speciale non piace però al M5S, in quanto si tratterebbe di un vero e proprio condono fiscale.
Il Ministro e Vice Premier Luigi Di Maio infatti ha tenuto a precisare che non darà mai il via libera per un condono, ma che si punta ad inasprire le pene, fino ad arrivare al carcere per i grandi evasori fiscali. È destinato quindi ad andare per le lunghe lo scontro tra i due alleati al Governo.
Sempre nell’ottica di spingere l’emersione dei contanti, potrebbe rientrare nel nuovo pacchetto fiscale la flat tax sui redditi incrementali, oltre al nuovo tentativo di incoraggiare i pagamenti rintracciabili, grazie all’azzeramento delle commissioni per le transazioni con carta e bancomat inferiori a 30 euro.
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