La pace in Ucraina è possibile, ma solo alle condizioni della Russia. Ecco quali sono le 7 condizioni dettate da Mosca per mettere fine al conflitto.
La pace in Ucraina è possibile, ma solo alle condizioni della Russia. Mosca torna a parlare di “pace” e lo fa stabilendo 7 condizioni affinché questa si realizzi. Tra i punti un Ucraina lontana dalla Nato, dall’Unione europea, senza armi e con pezzi in meno di territorio. Le richieste sono state elencate dal viceministro degli esteri russi Mikhail Galuzin in un’intervista all’agenzia di stampa Tass.
Mosca è convinta che è un accordo sia possibile, ma solo se saranno le ostilità da parte delle forze armate ucraine a cessare, così come la fornitura di armi da parte degli occidentali. “Per raggiungere una pace globale, giusta e duratura, l’Ucraina deve tornare a uno status neutrale non allineato, registrato nella dichiarazione del 1990 della sua sovranità statale e il rifiuto di aderire alla Nato e all’Unione europea”, sono le esatte parole riportate da Tass.
Da parte sua l’Ucraina ha già rifiutato il dialogo con la Russia e questo fino a quando occuperà i territori della nazione. Il consigliere di Zelens’kyj, Mykhailo Podolyak, ha confermato poi che non sosterranno alcuna opzione che comporti la concessione di territori, perché considerati scenari di “compromesso” che non porterebbe alla pace, ma alla prosecuzione della guerra e a un aumento significativo della pressione terroristica in Ucraina. Posizione confermata all’alba di domenica 28 maggio, in seguito a un massiccio attacco con droni su Kyiv, quasi interamente bloccato (58 su 59) e che ha comportato la morte di una persona.
Condizione di pace: la Russia avanza le sue richieste
Per raggiungere una condizione di pace la Russia chiede che sia l’Ucraina ad accettare condizioni svantaggiose. Lo dichiara, attraverso le parole del viceministro degli esteri russo, all’agenzia Tass. Questa riporta le 7 condizioni poste sul tavolo dell’Ucraina come un contratto da firmare e senza possibilità di dialogo. “Per raggiungere una pace globale, giusta e duratura, l’Ucraina deve tornare a uno status neutrale non allineato, registrato nella dichiarazione del 1990 della sua sovranità statale e il rifiuto di aderire alla Nato e all’Unione europea”, ha detto il viceministro Mikhail Galuzin.
Condizioni necessarie secondo Mosca non solo per ottenere una tregua in Ucraina, ma per il raggiungimento di una “pace globale”. Da parte loro i rappresentanti del popolo ucraino hanno negato la possibilità di accettare condizioni di svantaggio e che rappresentino una sconfitta rispetto ai sacrifici dell’ultimo anno e mezzo. Inoltre, come ha dichiarato il capo dell’ufficio presidenziale di Kyiv, Andry Yermak, non sembra esserci modo di costringere l’Ucraina a negoziare con la Russia finché truppe e armi continuano a essere sul territorio.
Quali sono le condizioni di pace: i 7 punti di Mosca
Le condizioni di pace poste dalla Russia all’Ucraina sono:
- Cessazione delle ostilità da parte delle forze armate ucraine;
- Stop alla fornitura di armi occidentali;
- Ritorno dell’Ucraina a uno status neutrale, rifiuto di aderire alla NATO e all’UE;
- Riconoscimento delle «nuove realtà territoriali che si sono sviluppate a seguito della realizzazione del diritto dei popoli all’autodeterminazione»;
- Tutela dei diritti dei cittadini di lingua russa e delle minoranze nazionali;
- Garantire lo status di lingua di stato per la lingua russa;
- Rispetto dei diritti umani fondamentali, compresa la libertà di religione.
Per la prima volta la Russia riconosce nell’adesione all’Unione europea un rischio al pari dell’ingresso dell’Ucraina nella Nato. Lette le richieste, l’Ucraina ha rifiutato di confrontarsi con queste, soprattutto mentre droni russi continuano ad attaccare la Capitale e uomini e mezzi persistono sul territorio.
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