Una combinazione di disinformazione sui vaccini e scarsa disponibilità sul fronte sanitario ha portato questo Paese dell’Oceania a registrare finora appena 600 vaccinati contro il coronavirus
Mentre tutto il mondo cerca di moltiplicare gli sforzi per accelerare la campagna vaccinale anti-Covid, facendo i conti per aggiungere blocchi di centinaia di migliaia di vaccinati in più ogni 24 ore, un Paese dell’Oceania segna il record negativo di appena 600 persone vaccinate.
E sono le stesse strutture sanitarie del luogo a far notare come sul ridotto numero abbia influito anche la dilagante disinformazione che circola a proposito dei vaccini.
A ciò si aggiunga poi una scarsissima disponibilità del Paese sul fronte strutture, personale e soprattutto economico, ed ecco che la copertura è talmente bassa che ora cominciano ad essere lanciati veri e propri allarmi.
Il Paese con solo 600 vaccinati a causa delle fake news
La Papua Nuova Guinea - Stato indipendente dell’Oceania - era riuscita a scongiurare vere e proprie ondate di contagi da coronavirus almeno fino allo scorso febbraio.
Poi diversi focolai hanno acceso l’emergenza anche qui, mettendo poche e limitate strutture sanitarie di fronte a una situazione molto difficile da gestire. Su un simile scenario pesa tantissimo anche le fake news - diffuse soprattutto sui social media - relative al vaccino anti-covid.
Queste ultime stanno ostacolando gli sforzi del Paese, con percentuali altissime della popolazione che si dicono titubanti o del tutto contrari alla somministrazione del farmaco contro il virus.
E ora, a fronte di circa 2mila casi dal 29 marzo ad oggi con un ritmo di crescita dei contagi che continua a crescere, preoccupa quella cifra di appena 600 vaccini effettuati finora dal Paese.
Un numero sul quale influisce di certo la scarsa disponibilità di dosi, ma che è anche figlio di un tasso di rifiuto altissimo, tanto che il responsabile nazionale alla risposta pandemica, Will Koulouris Mannin, parla di popolazione “cullata da disinformazione e un falso senso di sicurezza”:
“Siamo stati cullati da una sorta di senso di compiacenza, disinformazione e falso senso di sicurezza in occasione della prima ondata, che temevamo. Ovviamente, questo è da attribuire anche alle grosse esitazioni sui vaccini, alla mancanza di consapevolezza: le informazioni che girano evidenziano solo gli effetti collaterali e le false credenze propagate attraverso i social media”.
Situata a nord dell’Australia, la Papua Nuova Guinea è un paese insulare che ha una popolazione di meno di 9 milioni di persone.
Per ora è la capitale, Port Moresby, a registrare il maggior numero di casi segnalati, seguito dalla provincia occidentale dove il tasso di infezione è in notevole aumento.
© RIPRODUZIONE RISERVATA