Paesi Nato potrebbero schierare truppe in Ucraina: ecco quali e le conseguenze possibili

Luna Luciano

8 Giugno 2023 - 12:07

Secondo l’ex segretario generale della Nato, Rasmussen, alcuni Paesi Nato potrebbero essere pronti a schierare le proprie truppe sul suolo Ucraino: ecco quali e quali sono i rischi.

Paesi Nato potrebbero schierare truppe in Ucraina: ecco quali e le conseguenze possibili

Truppe di Paesi Nato schierate in Ucraina, potrebbe essere questo il passo finale. Lo scenario escluso a priori dalla stessa Alleanza Atlantica potrebbe ben presto avverarsi, alcuni paesi membri potrebbero essere pronti a rompere il tabù, portando a diverse possibili conseguenze.

A parlare di tale eventuale possibilità è stato l’ex segretario generale della Nato Anders Rasmussen, già consigliere ufficiale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il The Guardian ha infatti riportato le parole dell’ex segretario relativamente ad un maggiore coinvolgimento dei paesi Nato nel conflitto in corso in Ucraina, disposti non solo a inviare armi ma anche le proprie truppe

Come spiega l’ex segretario, un gruppo di Stati membri potrebbero essere disposte a inviare le proprie forze armate se gli altri Stati membri, tra i quali gli Stati Uniti, non forniranno garanzie di sicurezze “tangibili” a Kiev durante il vertice dell’alleanza a Vilnius, l’11 luglio, in Lituania. Ecco quali sono i Paesi Nato disposte a schierare le proprie truppe sul suolo ucraino e quali potrebbero essere le reali conseguenze di questa decisione.

Paesi Nato potrebbero schierare truppe in Ucraina: ecco quali

L’ex segretario generale della Nato Anders Rasmussen sembra non lasciar spazio a dubbi, è certo che se Kiev non riceverà garanzie di sicurezze da parte della Nato, alcuni degli Stati Membri sarebbero pronti a schierare le proprie truppe in Ucraina. Non solo, al di là delle garanzie di sicurezza, “altri” Paesi non consentirebbero che la futura adesione dell’Ucraina alla Nato sia lasciata fuori dall’agenda del vertice di Vilnius.

La posizione filo-ucraina di Rasmussen è ben nota a tutti, ma le sue dichiarazioni sembrano basarsi su fatti e dati concreti. Benché l’ex segretario generale non abbia nominato quali sono i Paesi Nato pronti a inviare le forze armate a supporto dell’Ucraina, è possibile stilare una rosa ben rifornita.

Possiamo supporre che i Paesi pronti a compiere questo passo siano quelli più “caldi” nel supportare la causa ucraina. Ecco, quindi, che tra gli Stati membri disposti a compiere tale passo ci siano:

  • il Regno Unito;
  • i Paesi Baltici;
  • la Repubblica Ceca;
  • il Canada;
  • la Danimarca;
  • la Polonia.

Non potenze nucleari ma comunque Stati in grado di dispiegare sul campo qualche migliaio di professionisti e di mezzi adeguati ad azioni sul campo. Tra questi Paesi, la Polonia sembra essere più una certezza, unico paese che già ha volontari sul campo che hanno preso parte alle azioni contro il territorio russo di Belgorod.

Paesi Nato potrebbero schierare truppe in Ucraina: perché e quali sono le conseguenze

Se l’Alleanza Atlantica ha sempre evitato l’eventualità di schierare le proprie truppe sul suolo ucraino, declinando la richiesta di istituire una no fly zone, non resta che domandarsi cosa sia cambiato per alcuni paesi al punto tale da essere pronti a inviare i propri militari a supporto dell’Ucraina.

Alcuni esperti hanno ipotizzato che questa possa essere più che altro una mossa a scopo ricattatorio, per far sì che gli Stati Uniti garantiscano ulteriori concessioni. Una mossa che in ogni caso porta a diversi possibili immaginari.

Il rischio maggiore che corre la Nato è che i Paesi membri, che autonomamente invieranno i propri contingenti militari in Ucraina, subiscano un attacco diretto da parte della Russia, questo comporterebbe obbligatoriamente la discesa in campo della Nato. C’è quindi il concreto rischio di uno scontro diretto con Mosca, con conseguenze devastanti, arrivando a un conflitto globale, come più volte annunciato dai diplomatici che parlano addirittura di Terza guerra mondiale.

Oltre a interrogarsi sulle possibili conseguenze è bene riflettere su cosa questo comporterebbe a livello diplomatico. Se l’Europa e la Nato dallo scoppio della guerra invocano i tavoli di pace, come può questa posizione coniugarsi con chi vuole inviare le proprie truppe o le forze armate Nato sul fronte? Il rischio è che un intervento del genere possa prolungare gli scontri, piuttosto che porre loro fine e qualcuno prima o poi sarà chiamato a rispondere di questo.

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